Ristorazione a scuola, appalto da 53 milioni

In gara sei anni di servizio mensa, dal 2018 al 2024. Privilegiati prodotti bio, piani emergenza e dietisti

Pubblicata la gara europea per il rinnovo dell’appalto del servizio di ristorazione scolastica, con ridotto impatto ambientale, dal primo settembre 2018 fino al 2024. Commessa di sei anni dal valore decisamente importante per il Comune di Venezia : quasi 53 milioni di euro (in cui pesa per 20 milioni il costo della manodopera. La commessa riguarda l’appalto dell’attività dei centri cottura delle mense scolastiche statali e comunali compresi anche i centri estivi, organizzati ogni anno dall’amministrazione comunale.

Termine ultimo per la ricezione delle offerte, le 12 del 2 maggio prossimo e apertura buste fissata per il 4 maggio prossimo.

La gara, organizzata dagli uffici del Comune di Venezia per conto di Ames che gestisce il servizio di ristorazione scolastica nel Comune, prevede l’aggiudicazione della commessa alla offerta più vantaggiosa sulla base di una serie di punteggi: 13 punti alla qualità del progetto di gestione degli approvvigionamenti; 4 punti alla qualità di gestione delle emergenze (come per esempio garantire l’arrivo dei pasti in centro storico in giornate di nebbia o acqua alta); altri 14 punti alla qualità delle misure adottate a tutela dell'ambiente; 6 punti per le certificazioni; 7 punti alla qualità dei prodotti alimentari (con almeno il 60 per cento di prodotti a filiera corta o Bio, o ancora prodotti Dop o Igp; cinque punti alla gestione di diete speciali (che sono previste da anni nei vari menù delle mense scolastiche); 4 punti ai progetti di educazione alimentare e altri 17 punti alla organizzazione e formazione del personale che sono gli addetti dei centri cottura a cui si chiede di affiancare, nel capitolato d’appalto del Comune, anche la presenza di un dietista, di un medico, di un biologo specialista in Scienza dell’Alimentazione, con esperienza minima almeno biennale. In questa gara europea scatta anche la clausola sociale, con l’obbligo per l’azienda che prenderà il nuovo appalto di sei anni di garantire la stabilità occupazionale: «l’aggiudicatario del contratto di appalto è tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dell’aggiudicatario uscente, come previsto dall’articolo 50 del Codice, garantendo l’applicazione dei contratti nazionali di settore», viene specificato nel bando di gara. Ames si occupa di farmacie, buoni pasto e garantisce da anni anche il servizio di ristorazione scolastica a 19 istituti comprensivi e alle scuole materne e asili delle sei Municipalità della città.

Mitia Chiarin



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