Rissa tra due gruppi di bengalesi a Mestre, quattro feriti

Ennesima rissa tra bengalesi finita nel sangue la notte tra giovedì e venerdì. Questa volta in via Monte Nero, a due passi da via Piave. Due gruppi armati di roncola, catene di biciclette e persino mattoni staccati dal marciapiede (quelli sollevati dove talvolta viene nascosta la droga), si sono affrontati. Il risultato sono almeno quattro persone ferite. Il tutto filmato dalle finestre da alcuni abitanti, che poi hanno chiamato la Polizia di stato.
Non si placa la faida tra gruppi rivali di bengalesi provenienti dallo stesso paese del Bangladesh, che stanno terrorizzando residenti e attività commerciali. Le motivazioni sono complicate, difficile comprendere quale sia l’origine dei torti che hanno fatto scattare spedizioni punitive e ronde serali.
La prima rissa lunedì di Pasqua, in due fasi: al pomeriggio il ferimento di un ragazzo, successivamente la zuffa serale filmata dagli abitanti. Il giorno successivo dopo la preghiera in via Torino, altri gruppi si sono affrontati, sempre tra via Allegri e via Poerio: oltre cento persone hanno fatto volare sedie, tavolini dei locali, si sono presi a calci e pugni.
Feriti due anziani, che hanno avuto la peggio. Le risse sono proseguite in via Roma, laterale di Corso del Popolo, anche qui un ferito.
Infine sera, in via Monte Nero, laterale di via Piave. Tre i feriti medicati in Pronto soccorso per le contusioni causate dalle catene, dai mattoni e gli oggetti contundenti con i quali se le sono date di santa ragione prima dell’arrivo della Polizia.
Il money transfer di via Poerio è chiuso per un mese. «Ho paura» dice il titolare, che non vuole nemmeno dire il suo nome per il timore di ritorsioni «hanno ferito mio fratello e mio cugino». Sembrerebbe per una questione legata a un furto di denaro dalla cassa, di diversi migliaia di euro non restituiti. Ma sembra che sotto, ci siano anche motivazioni legate alla segreteria dell’associazione formata da persone dello stesso paese che rivendicano la titolarità.
Le denunce incrociate alle forze dell’ordine presentate da alcuni, tra cui il titolare dell’attività commerciale di via Poerio, hanno fatto scattare le spedizioni punitive. E adesso le famiglie cercano i colpevoli dei loro connazionali feriti, per farsi giustizia da sole.
Chiuso anche un altro negozio money transfer di via Piave, sempre gestito da un bengalese parente del titolare dell’attività di via Poerio, anche lui per il timore di rivendicazioni. Polizia e carabinieri stanno indagando, sia rispetto all’episodio dei primi giorni della settimana, sia rispetto alla rissa di giovedì sera. Stanno visionando i filmati e cercando di identificare i colpevoli. Alcuni sarebbero stati già identificati.
Nel frattempo proseguono le “ronde” dei bengalesi, per cercare i colpevoli. «Sembrava il Far West» raccontano alcuni abitanti di via Monte Nero, c’erano persone a terra che vomitavano per i colpi presi».
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