Ricky with the Vip, il paparazzo della porta accanto

Riccardo Scalise racconta otto anni alla Mostra del cinema di Venezia dove si è fotografato accanto a miglia di attori
Di Marta Artico

Impossibile conoscere il numero di scatti che ha “rubato” a vip di tutto il mondo, nemmeno lui lo sa. Eppure con ognuno di loro si immortala in una foto ricordo e pare che nessuno sia riuscito a rifiutare. Il giovane fotografo è Riccardo Scalise, classe 1984, patito del cinema, di apparecchiatura elettronica (lavora da Mediaword a Mestre) ma anche delle feste e di tutto ciò che è glamour. Ha una pagina Facebook con tanto di copyright che si intitola “Ricky with vip”, divisa in diverse sezioni. C’è la parte dedicata a Hollywood, agli attori italiani, a quelli stranieri, ai personaggi tivù, ai giornalisti e chi più ne ha più ne metta. Ma il vero scrigno cui attinge, è il bottino che porta a casa ogni anno dalla Mostra del cinema di Venezia, dove riesce - puntualmente - a farsi accreditare: grazie ad un pizzico di savoir-faire e di sfrontatezza, arriva fin dove pochi si spingono.

Ecco allora che Riccardo Scalise - in arte Ricky - possiede foto, guancia a guancia, con le più belle donne che hanno sfilato sul red carpet: da Keira Knitghtley a Kate Winslet passando per Svetlana Hodchenkova e Monica Bellucci, solo per citare un esempio italiano, fino a Michelle Hunziger. Ma si potrebbe andare avanti per qualche ora. Per non parlare del suo palmare di bellocci, bellissimi e dei più affascinanti del globo, da Colin Firth a David Beckam, poi è una questione di gusti. Ci sono gli attori italiani, all’appello non ne manca neanche uno: famosi, meno conosciuti, new entry, stelle comete che durano qualche anno e poi si spengono, evergreen: Scamarcio, Raz Degan, Preziosi, Fabio Testi, comici, impegnati. Ma non appaiono solo gli attori, c’è la parte dedicata ai registi, tra quelle che preferisce. «Sono autodidatta, racconta, «esperto lo sono diventato da che ho vent’anni, ma la passione ce l’ho fin da bambino, solo che l’attrezzatura me la sono comperata con il tempo». E adesso ha dei veri e propri cannoni, obiettivi e grandangoli da fare invidia a fior di paparazzi, che costano un patrimonio e nei quali investe tutti i suoi risparmi. Alla Mostra ci va da oramai da otto anni e riesce pure a farsi accreditare contattando testate on-line che hanno bisogno di foto. Che comunque non vende, semmai espone a qualche festa di paese, sagre, manifestazioni, sempre riscuotendo un gran successo, perché la gente per i vip va pazza. Il segreto del successo? «Sono appassionato di cinema e attori, tutto qui». Chi ti ha colpito di più? «Due anni fa c’era Quentin Tarantino», racconta, «mi è rimasto impresso perché nonostante sia un personaggio così grosso non se la tira minimamente. Andava la mattina a far jogging tra la gente, vestito come capitava, davvero alla mano». Più simpatico? «Willem Dafoe, ogni anno si ricorda di me e quando mi vede mi dice “ehilà, ciao Richi come va?”». Tra le più difficili? «Madonna, quasi impossibile da avvicinare». La ricetta per immortalare i vip? «Mi intrufolo dappertutto, dicono che sono onnipresente, è una dote naturale, in realtà ho una decina di controfigure». Sogno nel cassetto? «Fare il fotografo professionista».

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