Ricettatore? No, ladro Ma dopo otto anni viene assolto dal giudice

SAN DONA’Era stato accusato di aver comprato merce rubata, cioè di essere un ricettatore, e invece durante il processo è emerso che lui era il ladro.Ma per l’imputato è scattata l’assoluzione. Di...

SAN DONA’

Era stato accusato di aver comprato merce rubata, cioè di essere un ricettatore, e invece durante il processo è emerso che lui era il ladro.

Ma per l’imputato è scattata l’assoluzione. Di conseguenza L.V. 39 anni di San Donà è stato assolto. Tutto grazie al fatto, spiega il suo avvocato, che il reato di furto si prescrive prima di quello di ricettazione. A spiegare la paradossale sentenza è l’ avvocato difensore del sandonatese, Emanuele Compagno che ha seguito per anni il caso. «Il mio assistito», dice l’avvocato Compagno, «è stato fermato circa 8 anni fa con due computer rubati da una sagra paesana della zona di San Donà e con tessere di ricariche telefoniche presi da una tabaccheria sempre nel sandonatese. È stato accusato però di ricettazione dei beni rubati».

Le cose però sono cambiate durante il processo. «In sede testimoniale», continua a spiegare l’avvocato difensore, «è emerso che il mio assistito, L. V, faceva furti in zona. La sottrazione dei beni era di qualche giorno successiva al fermo e ciò ha portato il giudice del Tribunale di Venezia a ritenere che lui fosse proprio lui l’ autore di furti». Non di ricettazione si trattava, bensì quindi di furto. E qui è arrivata la sorprendente decisione del Tribunale di Venezia.

«Siccome il furto si prescrive prima della ricettazione», spiega l’avvocato Emanuele Compagno, «il reato era ormai prescritto e il giudice Stefano Manduzio del Tribunale di Venezia ha assolto nei giorni scorsi il mio assistito». —

Alessandro Abbadir

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