Ricercatore universitario

Filippo Maria Paladini è un ricercatore universitario di Storia. Ha una laurea sul dominio veneziano sull’altra sponda dell’Adriatico e nella carriera didattica ha messo insieme esperienze in varie università italiane ed europee, da Venezia a Parigi. Ora insegna a Torino e di Venezia è un ottimo ambasciatore in terra sabauda. Non solo per la materia di cui si occupa quando è in aula o chino sui libri per le ricerche, ma soprattutto perché con la compagna Giovanna, altra veneziana dalle radici profonde, ha ricostruito la socialità dei vecchi bàcari veneziani in una osteria ritrovo di giovani e anziani, di piemontesi e migranti sardi, veneti e di altri luoghi.

La Piola Bar Pietro, questo il nome, è diventato punto di ritrovo per giocare a carte, per bere lo spritz al Select e per quattro ciacole. Tranne il fumo che impregnava l’aria delle osterie fino a qualche decennio fa, l’atmosfera e l’aria che profuma di soffritto o di carne lessa che bolle in pentola, sono le stesse di un tempo. Paladini dalla sua ha pure lo studio sui Caffè letterari dell’800 e di tutte quelle realtà aggregative che in passato caratterizzavano Venezia. E che spesso avevano al centro il bàcaro o le osterie.

Club della voga

Quando Filippo non è impegnato all’Università o ad organizzare incontri culturali al bar, lo si può incontrare sul Po che voga. Frequenta un club che ha tre imbarcazioni tipiche veneziane: un gondolino e due mascarete. A queste si aggiunge una barca a sei remi costruita da un veneziano immigrato a Torino negli anni Sessanta. Una barca che si può montare e smontare a seconda delle necessità. Con queste barche Filippo solca le vorticose acque del Po e insegna la bellezza del vogare in piedi e l’abilità di sentire il remo e capire l’acqua. —

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