Ricercato il direttore del Casinò di Malta

Ferdinando Orlandi, presidente del Casinò di Malta Vittoriosa Gaming - del quale la Casa da gioco veneziana è socia al 40%, sedendo nel Cda con l’ad Ravà e il direttore del Comune Marco Agostini - è...

Ferdinando Orlandi, presidente del Casinò di Malta Vittoriosa Gaming - del quale la Casa da gioco veneziana è socia al 40%, sedendo nel Cda con l’ad Ravà e il direttore del Comune Marco Agostini - è ricercato dagli investigatori, nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Messina, che ha portato all’arresto di 13 persone accusate di far parte di un'associazione a delinquere finalizzata alle scommesse clandestine on line. Orlandi, 53 anni, è responsabile del portale www.casinovittoriosa.com. Secondo l’accusa - con la collaborazione di due esperti informatici leccesi e d’intesa con il messinese Paolo Rigano - avrebbe permesso la clonazione del sito, mettendolo a disposizione dell’associazione: il sito legale, in considerazione della sede a Malta, non è accessibile dall’Italia e su questo contavano per evitare controlli. In pratica, l'organizzazione criminale utilizzava siti internet clonati, apparentemente identici a quelli autorizzati dall'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, con lo scopo di effettuare scommesse online e giocate a casinò virtuali. Attività estremamente remunerativa, svolta in totale evasione fiscale, realizzando un'ingente truffa ai danni dello Stato. I provider utilizzati hanno sede in Nazioni considerate paradisi fiscali, come Malta e Lussemburgo, con sede sociale prevalentemente in Svizzera e in Gran Bretagna. Tra gli espedienti utilizzati per ingannare i clienti vi era anche quello di utilizzare homepage raffiguranti la Città del Vaticano, cliccando sulle quali si accedeva ad un poker online.

Nessuna accusa al Casinò di Venezia, estraneo all’inchiesta, ma che si trova in grave imbarazzo, in un anno già di crisi nera. «Peccato, proprio in questi giorni stavamo trattando con Orlandi la liquidazione (anticipata rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2015) delle quote veneziane alla Bet Live Srl», spiega Agostini. Il casinò maltese si è rivelato nel tempo una palla al piede imbarazzante e costosa per Venezia. Proprio questa società all’estero ha sinora impedito alla Casa da gioco veneziana di entrare nel nuovo, ricco business del gioco d’azzardo on line. Immediata la presa di distanza in una nota ufficiale: «Fin dal 2005, alla Casinò Municipale di Venezia è unicamente riservata la nomina di due soli consiglieri d’amministrazione di Vittoriosa Gaming LTD, senza alcuna delega, solo a presidio della sostanziale tutela del residuo investimento finanziario, senza incarichi nella gestione della casa da gioco».

Roberta De Rossi

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