Restyling della pasticceria, i fratelli Bido rilanciano

C’è chi chiude e chi si rifà il look per fronteggiare la crisi e rinnovarsi. Ieri mattina la pasticceria Bido in fondo a piazza Ferretto a due passi dalla Torre, ha inaugurato il nuovo corso dopo il...

C’è chi chiude e chi si rifà il look per fronteggiare la crisi e rinnovarsi. Ieri mattina la pasticceria Bido in fondo a piazza Ferretto a due passi dalla Torre, ha inaugurato il nuovo corso dopo il restyling. Uno stile al contempo moderno ma dal gusto veneziano: interni nuovi, posti a sedere più comodi grazie al recupero dello spazio, dolci e leccornie a vista e molto altro. Dietro il bancone, i fratelli Alvaro e Sandro Bido che ieri avevano invitato i clienti a festeggiare con loro a caffè e brioche.

«Vorremmo che questo fosse un nuovo inizio», spiega Sandro Bido, «abbiamo scelto questo giorno per riaprire, ossia il 25 aprile, perché volevamo significare la liberazione, simbolicamente anche dalla crisi. Vorremmo che questo impegno nel rilanciare i giochi fosse di buon auspicio per rilanciare Mestre, un piccolo seme per prendere le distanze da questa situazione difficile». Aggiunge: «Non vorremmo neanche più parlare della parola crisi, vorremmo parlare solo di cose belle, di fatti concreti e di fiducia nell’imprenditoria e nelle istituzioni». Fuori dalla pasticceria famosa per le sue mousse dove si fermò anche il presidente Napolitano in visita a Mestre, un brindisi con i clienti affezionati. Bar e pasticcerie tutte aperte ieri nel “salotto mestrino”, che pullulava di gente, venuta ad assistere alle celebrazioni della Liberazione, ma anche solo a fare una passeggiata tra i negozi aperti per l’occasione. Trovare un posto a sedere per bere un caffè, quasi impossibile. E nonostante ciò, appena passata la Torre da un parte e la chiesa dall’altra, vetrine aperte ad intermittenza e negozi chiusi. Tutti in ordine sparso, insomma, anche per quel che riguarda gli orari: chi apre al mattino, chi al pomeriggio, chi fa orario continuato. (m.a.)

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