Restituiti 17 mila euro di stipendi a Corrado della Finanza

Il tenente colonnello della Guardia di Finanza Vincenzo Corrado, arrestato lo scorso giugno e ora ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta su “Fisco e tangenti”, riavrà i 17 mila euro di stipendi che gli erano stati indebitamente sequestrati. Lo ha deciso ieri la giudice per le indagini preliminari Roberta Marchiori, accogliendo l’istanza formulata dal difensore del militare, l’avvocato Fabio Crea.
Tutto parte dal sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di 70mila euro disposto nell’ordinanza di arresto. In virtù dell’ordinanza era stato bloccato il conto corrente del tenente colonnello dove viene accreditato lo stipendio. Da quando è finito nell’inchiesta della Procura veneziana, Corrado è stato sospeso dalla Guardia di Finanza, continuando a percepire lo stipendio, seppur a metà. Stando a quanto sostenuto dalla difesa di Corrado, e accolto dalla gip Marchiori, a un dipendente non è possibile sequestrare una quota maggiore di un quinto dello stipendio. E proprio per questo il sequestro totale della paga mensile del tenente colonnello Corrado non è legittimo.
Di qui la richiesta - accolta - di restituzione dei quattro quinti dello stipendio finora trattenuti. Si tratta di circa 17 mila euro. I sequestri operati sullo stipendio del militare delle Fiamme Gialle proseguiranno anche nei prossimi mesi, ma esclusivamente nella misura di un quinto della paga ricevuta. Finora erano stati messi i sigilli su circa 30mila euro del tenente colonnello: oltre agli stipendi, sotto sequestro erano finiti anche alcuni titoli.
L’attesa per Corrado è ora tutta per l’udienza preliminare che è stata fissata per il 12 giugno, sempre davanti alla giudice Marchiori. (ru.b.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia