Restauro di villa Van Axel al via Ospiterà 18 appartamenti vip

Il progetto di recupero prevede anche un parcheggio all’aperto e uno sotterraneo L’obiettivo dei lavori è quello di mantenere il giardino alberato sul lato ovest 

MIRANO

Concesso il permesso di costruire, può partire il restauro di Villa Van Axel-Castelli. La giunta ha dato il via libera definitivo al progetto di recupero dello storico edificio di inizio ‘600, all’angolo tra via Mariutto e via Villafranca, che sarà trasformato in un complesso residenziale.

La villa e le strutture adiacenti verranno sottoposte a un restauro conservativo che le riporterà all’antico splendore, mantenendone gli elementi originali e adeguandole all’uso abitativo. Il progetto presentato due anni e mezzo fa prevede la realizzazione di 18 appartamenti, un parcheggio all’aperto e uno sotterraneo; inoltre verranno eliminate le superfetazioni e sarà mantenuto il giardino alberato sul lato ovest della villa. Per permettere il passaggio in sicurezza dei pedoni, all’esterno delle mura un marciapiede pubblico costeggerà via Mariutto e un tratto di via Villafranca. A eseguire l’intervento sarà Pesce Costruzioni, che nell’autunno 2019 ha acquistato Villa Van Axel dalle Suore Canossiane. L’ordine religioso era proprietario della struttura dal 1903 e negli anni vi aveva aggiunto nuovi locali, sede di attività quali teatro, scuola materna e laboratori di ricamo. Progressivamente, però, la presenza delle suore si era ridotta fino a lasciare in disuso la villa, rimasta in vendita per circa un decennio prima di trovare un acquirente. Ora la ditta di Scorzè è pronta a riqualificare il sito, che ha già inserito nel proprio sito web: «A breve inizieremo i lavori», vi si legge, «Personalità architettonica, finiture di pregio e avanzate tecnologie edilizie faranno di Villa Van Axel un riferimento di eleganza. Un’opera di riqualificazione e restauro, affinché questa residenza possa raccontare nel pieno del suo splendore la propria storia».

Particolare attenzione dovrà essere riservata all’adiacente chiesetta sconsacrata, che ospita affreschi e stucchi di pregio. La Soprintendenza ha disposto che «pitture, decorazioni, iscrizioni e storici rivestimenti dovranno essere mantenuti in una logica conservativa dell’edificio», che dovrebbe mantenere la destinazione ad uso culturale. Da tutelare anche gli interni della villa. —



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