Respinto il ricorso la “Pagoda” del Lido resta a De Martino

LIDO. Anche il Tribunale, dopo che il giudice monocratico civile lo aveva fatto, ha dato ragione ad Antonio De Martino per la vicenda de «La Pagoda», il ristorante di fronte all’hotel Des Bains che la società (la Venice Top Management srl) dell’imprenditore calabrese trapiantato al Lido ha rilanciato. Con l’ordinanza firmata dal presidente della seconda sezione civile Antonella Magaraggia ha respinto il reclamo presentato dalla «Hotel Lido Uno srl», la società proprietaria dell’immobile, che da oltre 20 anni era chiuso.
I proprietari si lamentava soprattutto del fatto che De Martino avesse compiuto dei lavori all'interno del locale che non erano previsti. E citavano il contratto firmato dalle parti in cui si legge che «è fatto esplicito divieto all’affittuaria di procedere a trasformazioni, modifiche o migliorie senza il previo consenso scritto della concedente e senza aver ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni». In discussione sarebbero stati gli impianti per l’aria condizionata che De Martino aveva fatto montare, vere e propri migliorie soprattutto per un locale che viene frequentato durante l’estate. Dopo la richiesta del provvedimento urgente di recessione del contratto, comunque, De Martino aveva riportato il locale così come era, smontando i condizionatori e ripristinando la situazione precedente. Il Tribunale ha anche stabilito che a pagare le spese di lite, tremila 645 euro, tocca a chi ha perso la causa. L’imprenditore si è affidato all’avvocato Andrea Pasqualin.
Giorgio Cecchetti
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