Il record in Ortopedia a Portogruaro: 14 interventi chirurgici in 2 giorni

L’équipe del dottor Stefano Saggin ha usato due sale operatorie in contemporanea per fare fronte a sei fratture di femore, di cui tre con protesi, e agli altri interventi già in programma. Il dg Filippi: «Qualità e collaborazione tra professionisti»

L'équipe della sala operatoria di Ortopedia a Portogruaro
L'équipe della sala operatoria di Ortopedia a Portogruaro

Attività da record in Ortopedia a Portogruaro dove, in 2 giorni, lo staff coordinato dal dottor Stefano Saggin ha svolto 14 interventi chirurgici. Dall'inizio dell'anno sono stati oltre 600 gli interventi chirurgici in ambito ortopedico, ad utenti in regime di ricovero ordinario, ambulatoriale e in Day week surgery.

«Giorni di intenso lavoro, in particolare martedì e mercoledì quando, oltre alla intensa attività ordinaria, abbiamo operato 6 fratture di femore di cui 3 con protesi, lavorando mattina e pomeriggio, contemporaneamente in due sale operatorie», spiega Saggin, «Tutti e 6 gli interventi sono stati effettuati seguendo gli standard di qualità definiti dalle linee guida, nel rispetto delle 48 ore dall'ingresso in ospedale, e si sono aggiunti a quelli già programmati nei due stessi giorni, per un totale di 14 interventi».

Il buon lavoro svolto nelle sale operatorie dell'Ulss 4 in ambito ortopedico è stato confermato dal "Programma nazionale esiti" (curato da Agenas - che fa capo al Ministero della Salute) il quale nel 2024 ha analizzato le attività erogate in 1363 ospedali pubblici e privati e posto gli ospedali di Portogruaro e San Donà nella lista dei 14 migliori in Italia per aver svolto almeno il 75% degli interventi di frattura del femore entro le 48 ore dall'evento traumatico, nel 2024 e nei 3 anni precedenti.

«Un carico di lavoro importante svolto tutto l'anno e questo risultato», sottolinea il dg dell'Ulss 4 Mauro Filippi, «è attribuibile alla qualità e alla collaborazione dei professionisti coinvolti nella gestione della frattura del femore che inizia dal Pronto soccorso, prosegue in sala operatoria, poi nella degenza e termina con la riabilitazione».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia