Residenze di lusso a Santo Spirito
Realizzate da una società padovana che è subentrata al Demanio

Una veduta aerea dell’isola di Santo Spirito
L'isola di Santo Spirito - in laguna centrale, tra il Lido e Poveglia - abbandonata da quarant'anni e presto recuperata per trasformarla in luogo di vacanza per residenze di lusso e alberghiere. La Variante al Prg, recentemente approvata, ora lo consente e il progetto è già pronto.
Sarà infatti presentato martedì al Mipim, il Mercato internazionale della proprietà immobiliare - che si tiene ogni anno a Cannes - dai proponenti la società immobiliare padovana Poveglia srl che ha acquiastato l'isola dal Demanio ed ha già iniziato da tempo il recupero dei fabbricati storici esistenti. La novità è appunto l'approvazione definitiva della Variante al Prg che equipara di fatto l'isola al centro storico veneziano e consente quindi agli investitori una pluralità di destinazioni urbanistiche: residenza, attrezzature collettive, strutture ricettive, attività direzionali. Ma anche in laguna non è più tempo di grandi alberghi, soprattutto sulle isole (vedi il caso di San Clemente) e dunque si pensa piuttosto a residenze di lusso o alberghiere, sfruttando anche la vicinanza - un quarto d'ora in barca al massimo - da San Marco e dallo stesso Lido, come spiega anche l'amministratore delegato della Poveglia srl Lorenzo Fidora. «Noi pensiamo in particolare alla residenza per Santo Spirito - dice - per chi voglia almeno per periodi soggiornare su un'isola lagunare di grande bellezza, che stiamo sottraendo al degrado. Anche il comune, finalmente, va in questa direzione con i suoi piani urbanistici». L'impresa a cui sono stati affidati i lavori consolidamento dei fabbricati dell'isola è la Edilfer sas di Chirignago. Dopo quasi mezzo secolo di abbandono i cinque fabbricati sopravvissuti allo splendore millenario di Santo Spirito mostravano da tempo segni di cedimento pericolosi. Il Comune aveva avuto a lungo l'isola in concessione ma non ha mai avuto i soldi e la volontà di rilanciarla. Della chiesa cinquecentesca progettata dal Sansovino per i monaci Eremitani rimane molto poco. Resti importanti della facciata ovest, le mura perimetrali. Ora per Santo Spirito sta per iniziare il recupero e la restituzione a nuove funzioni - ci vorrà comunque qualche anno - che sta riguardando negli ultimi anni diverse isole lagunari: da San Servolo alla Certosa, da Sacca Sessola a San Clemente. senza dinenticare il Lazzaretto Vecchio e Nuovo per cui gli interventi sono ancora in corso.
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