Storica, il consigliere contro i proprietari dei palazzi: «Troppi pontili chiusi per la Regata»

Il consigliere Giovanni Giusto: «Abbiamo le mani legate. Servirebbero dei pontili galleggianti, ma il problema è dove attraccarli, perché i proprietari degli edifici sono contrari»

Maria Ducoli
In primo piano i fratelli Busetto, tra i favoriti della Regata Storica
In primo piano i fratelli Busetto, tra i favoriti della Regata Storica

Pontili galleggianti per favorire la partecipazione alla Regata Storica di Venezia. Peccato che i proprietari dei palazzi non vogliano essere disturbati né, tantomeno, avere le strutture davanti ai loro ingressi. A sollevare il problema, il consigliere delegato alle tradizioni, Giovanni Giusto.

A chi dice che «non c’è più la Regata Storica di una volta» risponde che, spesso, a non agevolare la partecipazione alla festa del remo, sono proprio i veneziani. Poi, certo, non si può non ammettere che i tempi siano cambiati, la città è cambiata e, di rimando, anche la Storica. «Anche trent’anni fa dicevano che non era più la Regata Storica di una volta», commenta Giusto, rispondendo al borbottare dei residenti. «Spesso, chi lo dice è lo stesso che non fa nulla per essere presente alla Storica. Ogni anno, la stragrande maggioranza delle remiere ha le barche a terra, quel giorno», aggiunge.

D’altronde, però, non potrebbe essere altrimenti visto che pontili a cui attraccarsi non ce ne sono. Giusto, allora, punta il dito contro i proprietari dei palazzi che spesso sono i primi a non volere nulla davanti ai loro ingressi. «Servirebbero dei pontili galleggianti, ma il problema è dove attraccarli, perché i proprietari di questi edifici a volte disabitati, chiusi o comunque vuoti il giorno della Storica, sono contrari. E, allora, anche noi abbiamo le mani legate», spiega.

Resta sempre la possibilità di seguire la regata dalle rive, con gli steward che gestiscono la sicurezza in quelle più affollate, dalla riva del Vin a quella del Carbon, ma anche in Erbaria e alla Salute. Tuttavia, per Giusto, i pontili potrebbero fare la differenza.

Nel corso del tempo, dice, le sperimentazioni per arricchire la Storica e renderla sempre più partecipata non sono mancate. «Negli anni, alcuni tentativi si sono rivelati vincenti, prima ancora di inserire le competizioni dei ragazzi, ormai vent’anni fa, avevamo inserito la “Regata delle venete”, ma anche una gara di serie C pensata per le remiere, con le gondole a quattro remi, le uniche imbarcazioni a mancanti alla Storica».

Iniziativa di cui Giusto andava fiero, perché le remiere accorrevano a fare il tifo per la loro barca, rendendo la Storica ancora più vivace ed emozionante. «Purtroppo, è durata solo quattro anni», ricorda, «perché con l’arrivo di Roberto Panciera come assessore allo Sport e tradizioni, quella regata è stata abolita. Alcuni regatanti, campioni, avevano protestato dicendo che le remiere non avevano il diritto di gareggiare in Canal Grande».

Nonostante le competizioni della Storica non si possa dire che siano poche, per Giusto si è trattato comunque di una perdita importante che, forse, ha contribuito a rendere la festa del remo un po’ più spenta di una volta.

Ora, guarda avanti e annuncia che si ricandiderà come consigliere alle prossime elezioni comunali, sempre con la Lega. «Mi ricandido soprattutto per amore e passione verso il mondo del remo, che ha tanto da dare e tanto ancora può dare» dice, sottolineando la necessità di schierarsi dalla parte delle remiere e di dare loro spazio e supporto, affinché possano continuare la loro preziosa attività, che non si limita alla trasmissione delle tecniche di voga, ma è un vero e proprio collante sociale e comunitario. Ciò di cui Venezia ha bisogno.

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