Regata storica, il premio per le donne resta più basso

VENEZIA
Neanche quest’anno alla Regata Storica le donne avranno il compenso meritato. Stando al bando pubblicato, attualmente le donne che si classificano prime su mascarete a due remi prenderebbero meno dell’ultimo degli uomini (998, 90euro), ovvero poco meno di mille euro (976,85 euro). Gli uomini invece che arriveranno primi sui gondolini riceveranno 1745,10 euro, quasi il doppio. Dopo le polemiche degli scorsi anni, in particolare dell’anno scorso quando l’abissale trattamento diverso riservato agli uomini e alle donne era finito sulle pagine nazionali raccontato dalla regatante Elena Almansi, si sperava in una bella sorpresa. Niente da fare. Nel 2020 le donne che parteciperanno alla Regata Storica dovranno di nuovo vedersi trattate come professioniste di serie B. Sembra che non appena l’associazione regatanti abbia chiesto spiegazioni al Comune, la risposta sia stata che si è trattato di una svista e che comunque si riuscirà come ogni anno a racimolare di qua e di là qualcosa in più per arrotondare la somma. Eppure, anche se si continua a parlare di soldi, non è ovviamente un discorso di soldi, ma di pari riconoscimento a chi pratica uno sport che richiede sacrifici, dedizione e costanza sia per i maschi che per le femmine. Se fosse una svista sarebbe davvero una bella notizia perché significa che nei prossimi giorni potremmo vedere per la prima volta pubblicati gli stessi compensi. Questo 2020 non sarebbe solo ricordato come un anno funesto, ma come l’anno in cui le donne hanno avuto lo stesso riconoscimento degli uomini. Ma per ora il dato di fatto che si legge è che nulla è cambiato. Da quanto si dice sembra che le donne avrebbero dovuto avere un compenso pari al quarto degli uomini (1620,50), scelta discutibile a chi chiede la parità non ovviamente per denaro, ma per una questione di principio. Perché pari al quarto degli uomini? Sarebbe interessante conoscere il criterio: su questo alcune donne ritengono che sia meglio di niente, altre che non sia giusto. Il tema ha sempre scatenato discussioni tra chi sostiene che i gondolini sono “oggettivamente” più difficili e chi invece sostiene che anche le donne potrebbero gareggiare su gondolini e che comunque non si tratta di questo. Lo scorso anno molte regatanti si erano battute per dare una svolta a questo atteggiamento ricordando le ore di allenamento e il contributo di tante donne alla voga che, come i colleghi uomini, aiutano a diffondere un profondo rispetto per la laguna. Oggi ci sarà la Regata di Pellestrina, l'ultima prima della Regata Storica, e se fosse una svista gli organizzatori si potrebbero rendere pubblico che al più presto l’errore sarà corretto affinché si possa dire che la voga a Venezia non fa differenze di genere. —
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