Recupero area ex Lando «Progetto troppo impattante»

Polemiche in commissione alla presentazione della proposta che prevede  la realizzazione di quattro  palazzine per 48 appartamenti 

NOALE. Quattro palazzine, per altrettanti piani, da 12 appartamenti ciascuna. Totale 48. E poi negozi e un 30 per cento di area destinata a verde. Edifici che strizzeranno l’occhio al Bosco Verticale di Milano, a basso impatto ambientale, con impianto fotovoltaico sul tetto. Questa l’idea attuale sul recupero dell’ex area Lando a Noale, a due passi da piazza XX Settembre, chiusa da settembre 2018, da quando, cioè, la proprietà ha trasferito l’ipermercato in zona industriale.

La proposta è stata presentata mercoledì in commissione Urbanistica – presenti anche molti residenti – e già divide.

L’intenzione di realizzare quasi 50 appartamenti era emersa anche nei mesi scorsi ma adesso Lando ha scoperto le carte e l’iter è all’inizio. La questione volumetrie tiene sempre banco: da una parte la proprietà vorrebbe puntare più sul Piano casa, le opposizioni di Noale vorrebbero quello di recupero.

«Siamo solo all’inizio» precisa la sindaca Patrizia Andreotti «dove Lando ci ha fatto una proposta di restauro edilizio. Non è stato concesso alcun permesso sul progetto. Adesso servirà un confronto tra il privato e il Comune per la parte riguardante le opere di urbanizzazione, come le piste ciclabili, i parcheggi e così via». Ma ci sono già le prime critiche. «Questa operazione» attacca Renato Damiani di Noalesi al Centro «non può passare come una semplice presa d’atto delle richieste di Lando. Anche se l’intervento è privato, la maggioranza ha potere di scelta. Siamo contrari, ad esempio, ai parcheggi interrati, vista la delicata situazione idrogeologica del nostro comune». Michele Cervesato (Noalesi al Centro) dice no all’allargamento di via Padre Roncato, mentre pure Fabrizio Stevanato (Pd) non è convinto della proposta. «Piano d’assetto del territorio e Piano regolatore» osserva «vanno incontro al Comune per ridimensionare il progetto edilizio ed evitare i quattro palazzi. Gli abitanti della zona vanno ascoltati e si devono trovare dei punti d’incontro. Invece non mi pare che questa sia la volontà della maggioranza». Ma il dibattito è appena all’inizio. —

A.Rag.

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