Recuperato il pavimento dei Miracoli danneggiato dall’acqua alta eccezionale

Concluso l’intervento finanziato da Save Venice con il suo fondo: una risposta immediata lanciata per la città 

il Restauro

Ultimato solo da pochi giorni il restauro del prezioso pavimento di marmo intarsiato della chiesa rinascimentale di Santa Maria dei Miracoli che era stato danneggiato in seguito all’acqua alta eccezionale del novembre 2019.

A intervenire sono stati i restauratori dell’Istituto Veneto dei Beni Culturali, su invito del Comitato privato di salvaguardia statunitense Save Venice – il più attivo a Venezia per numero di interventi – che subito dopo la mareggiata eccezionale di novembre aveva immediatamente lanciato, anche in collaborazione con l’ambasciata italiana un Fondo di risposta immediata per il recupero del patrimonio artistico e culturale e la conservazione preventiva a Venezia, che in pochi mesi ha raccolto oltre 700 mila dollari di contributi per i danni da acqua alta, soprattutto per quanto riguarda gli effetti della corrosione lapidea.

Si è intervenuti in particolare nelle chiese che in molti casi non dispongono di fondi per la manutenzione e il restauro.

I progetti includevano anche un trattamento di conservazione di emergenza per dipinti, opere in pietra, pavimenti, arredi in legno, libri e documenti d’archivio, nonché azioni di conservazione preventiva per ridurre al minimo i danni da future inondazioni. Si è intervenuto con i fondi di Save Venice in tutto con i restauri e le manutenzioni straordinarie in 22 siti cittadini nel corso dell’ultimo anno.

Tra cui tredici chiese: Basilica di San Marco, Santa Maria Assunta sull’isola di Torcello, Santa Maria dei Carmini, Santa Maria del Giglio, Santa Maria dei Miracoli, Santa Maria Gloriosa dei Frari, Santi Apostoli, Santi Maria e Donato sull’isola di Murano, San Moisè, San Pantalon, San Polo, San Sebastiano e San Stae. Inoltre alla Galleria Giorgio Franchetti e al Museo Ebraico. E sulla Scuola Dalmata di San Giorgio degli Schiavoni e sulla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. Infine gli interventi hanno riguardato anche il Conservatorio Benedetto Marcello a Palazzo Pisani, la Fondazione Giorgio Cini, la Fondazione Querini Stampalia, il Teatro La Fenice e il Cimitero Ebraico del Lido.

Interventi in molti casi già conclusi, ma che sono stati in parte complicati dall’ultima alta marea di pochi giorni fa, quando non erano state elevate le barriere del Mose a difendere la città. È il caso della Basilica di Santa Maria Assunta sull’isola di Torcello, che in seguito a quell’alta marea, è stato nuovamente inondata di acqua di mare corrosiva.

La situazione è risultata particolarmente critica nella cripta, intorno ai ruderi del battistero e nell’area esterna tra abside e campanile. Si è lavorato nei giorni scorsi per pompare, risciacquare, pulire e riparare i danni in condizioni difficili. A Torcello sono in corso i lavori per la conservazione del mosaico absidale centrale della Madonna Odigitria sormontato dai Dodici Apostoli e incorniciato dall’Angelo Gabriele e dalla Vergine Annunciata. Contemporaneamente i restauratori stanno restaurando i muri portanti, mentre il synthronon (coro) in mattoni deteriorati, le lastre decorative in marmo e gli affreschi delle pareti interne inferiori sono sottoposti a trattamento conservativo. —



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