Sulla forcella, in mezzo alla neve, con le scarpe estive: recuperati tre ragazzi a Cortina
Messi in contatto telefonico con il Soccorso alpino di Cortina, i soccorritori sono riusciti a risalire alla loro posizione e hanno cercato di dare le indicazioni per tornare sui loro passi, ma non se la sono sentita di rimettersi sul sentiero

Recuperati tre ragazzi sotto forcella Marcuoira a Cortina.
Nella serata del 2 maggio, attorno alle 21, tre escursionisti in difficoltà hanno chiamato il 118. I tre, due maschi e una femmina, erano stati al Vandelli e per rientrare avevano percorso il sentiero che passa da Forcella Marcuoira, ma in punto dove il sentiero gira erano scesi dalla parte sbagliata, ritrovandosi bloccati nella neve.
Messi in contatto telefonico con il Soccorso alpino di Cortina, i soccorritori sono riusciti a risalire alla loro posizione e hanno cercato di dare le indicazioni per tornare sui loro passi, risalendo 200 metri e riprendendo la direzione corretta. I tre amici non se la sono sentita di spostarsi ed è partita una squadra.
Avvicinatisi in quod e poi a piedi, i soccorritori si sono avvicinati chiamandoli, finché i tre non hanno risposto e sono stati individuati. Una volta raggiunti i ragazzi, che non indossavano calzature adatte all'ambiente ancora invernale, sono stati riaccompagnati al Passo Tre Croci.
L'intervento si è concluso alle 23.30 circa.
Aumento dei costi di recupero
Ieri il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha annunciato l’inasprimento dei costi di intervento: «Nell'ottica di un maggiore sostegno al Soccorso Alpino stiamo valutando l'aumento delle quote di contributo alle spese per l'intervento in quelle situazioni in cui sembra proprio non si usi il cervello», ha spiegato il governatore, «I dati ci dicono che il 40% degli interventi di soccorso riguarda persone illese, che se non venissero salvate dal Soccorso Alpino andrebbero incontro a rischi per la propria incolumità. In molti casi si tratta di escursionisti che affrontano la montagna con leggerezza, non preparati e non attrezzati adeguatamente».
I costi di recupero a carico delle persone salvate oggi sono di 90 euro al minuto, fino a un massimo di 7.500 euro se interviene l'elicottero (succede nel 48% dei casi) e di un massimo di 700 euro senza.
Nella nuova delibera che la giunta sta valutando, si potrebbe arrivare a un raddoppio (fino a 180 euro al minuto) del contributo previsto.
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