Rapinato fuori dallo studio del notaio

Imprenditore picchiato in faccia e alleggerito di 3.000 euro, aveva appena firmato un atto per la proroga di un preliminare
Di Carlo Mion
Rapina ai danni dello studio notarile Sandi e Doria in Corso del Popolo a Mestre
Rapina ai danni dello studio notarile Sandi e Doria in Corso del Popolo a Mestre

Aggredito e rapinato all’uscita dallo studio notarile. I banditi sono scappati con circa 3.000 euro. Vittima Paolo Lizzio, 64 anni, titolare dell’omonimo cantiere nautico di Cannaregio. È successo ieri mattina intorno alle 9, in Corso del Popolo 117, nel palazzo dove ha sede lo studio notarile “Doria&Sandi”. Con lui, al momento dell’aggressione c’era Diego Pavan, titolare del noto ristorante veneziano “Ai 40 ladroni” di Sant’Alvise. Il ferito, medicato all’ospedale dell’Angelo guarirà in una ventina di giorni. Sul posto gli agenti delle volanti e della Squadra Mobile. Per gli investigatori chi ha aggredito Lizzio sapeva che aveva un appuntamento dal notaio per un atto e che poteva avere parecchi soldi con sè. Anche se a quanto pare hanno sopravvalutato l’informazione.

Ieri mattina Paolo Lizzio e Diego Pavan, avevano appuntamento nello studio notarile “Sandi&Doria” di corso del Popolo. Dovevano firmare davanti al notaio Massimo Sandi la proroga al preliminare di vendita di un capannone del cantiere nautico Lizzio Srl, di Cannaregio. Pavan sta acquistando l’immobile, destinato a diventare un albergo con ristorante. Il preliminare scadeva a fine anno e che è stato prorogato a fine febbraio 2014.

La pratica è durata pochi minuti e non ha comportato nessun passaggio di denaro tra i due. Dopo la firma Pavan e Lizzio, escono assieme. Mentre scendono le scale, sul pianerottolo del piano sottostante a quello dell’ufficio, vengono affrontati da due giovani vestiti di scuro e con il volto coperto da un passamontagna. Uno impugna pure una pistola, molto probabilmente una pistola giocattolo. I due puntano direttamente su Lizzio e chiedono i soldi. Lo colpiscono con alcuni pugni violenti in faccia, facendolo cadere. Il titolare del cantiere non fa nemmeno in tempo a reagire che i due gli prendono i soldi che l’uomo ha con sè. Pavan nel frattempo ha cercato di bloccarli per impedire la rapina, Ma non ci riesce. I due scappano. Scendono velocemente le scale che portano nell’androne ed escono. Una volta fuori, dicono alcuni testimoni, scappano a piedi in direzione di via Torino.

Nel frattempo il notaio Massimo Sandi e le sue impiegate, sentono il trambusto e le grida provenire dalle scale, scendono a prestare i primi soccorsi a Lizio. Scattato l’allarme sul posto arriva un’ambulanza del Suem, gli agenti delle volanti. Poco dopo arriva sul poto anche il capo della Squadra Mobile Marco Odorisio con i suoi uomini. Vengono raccolte le prima testimonianze e la descrizione degli aggressori che parlavano con spiccato accento veneziano. Lizzio ha il volto parecchio tumefatto. Viene medicato sul posto e poi trasportato all’ospedale dove gli riscontrano la frattura del setto nasale. Uscito dall’ospedale si è recato in questura per ultimare la denuncia. Era molto choccato. Ha sottolineato: «È stato terribile», poi è passato in cantiere e quindi è tornato a casa.

Gli investigatori sono convinti che i rapinatori sapessero che Lizzio e Pavan dovevano incontrarsi dal notaio ed erano convinti che ci sarebbe stata la vendita vera e propria e quindi un passaggio di denaro. Di conseguenza non erano lì per caso. Ma a quanto pare la loro informazione non era corretta. Gli agenti della Mobile hanno verificato alcuni sistemi di videosorveglianza lungo il percorso fatto dai due aggrediti, per capire se durante il tragitto erano seguiti da qualcuno.

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