Rapina e spari al ristorante Pizzaiolo disarma un bandito

MARTELLAGO. Assalto alla pizzeria con spari e banditi bloccati dai titolari e poi arrestati dai carabinieri. È successo sabato notte, poco dopo l’una, alla pizzeria ristorante “La Fornace” di via Castellana 119. In manette sono finiti Mario Sarro, 45 anni, di Palestrina (Roma), ma domiciliato a Trebaseleghe e l’albanese Dorian Beiqiraj, 36 anni domiciliato a Noale, anche se spesso vive a Padova.
Il ristorante aveva chiuso i battenti. All’interno i due titolari Giuseppe e Antonio De Stefano, un loro amico e i cinque dipendenti. Sono impegnati a fare le pulizie e a mettere in ordine dopo una serata di gran lavoro. All’improvviso fanno irruzione nel locale due uomini. Sono incapucciati. Entrambi hanno una pistola in mano. Una dei due pronuncia in italiano: «Fermi questa è una rapina». Si dirige spedito verso il bancone e al registratore di cassa. I due hanno scelto di colpire il sabato sera sapendo benissimo che è una delle sere della settimana che rende maggiormente ai locali. Il bandito in maniera decisa oltrepassa il bancone. E da qui, per i due rapinatori è l’inizio della fine. Infatti Giuseppe De Stefano reagisce. Lo afferra alle spalle e lo butta a terra. Ne nasce una colluttazione durante la quale al bandito scappa di mano la pistola, che finisce a qualche metro dai due che si stanno azzuffando.
Il complice, rimasto sulla porta a fare da palo, intuisce ben presto che le cose per il compare si stanno mettendo male e, per aiutare l’amico ,spara in aria alcuni colpi di pistola. I proiettili si conficcano su un trave del soffitto. L’effetto dei colpi, sparati per intimorire i presenti e fare in modo che l’amico si liberi dalla presa del ristoratore, ottengono l’effetto contrario. Infatti anche gli altri presenti, vista la reazione di Giuseppe, saltano adosso al secondo bandito, si tratta dell’albanese che ha sparato. Altra collutazione durante la quale con il calcio della pistola il bandito rompe la vetrina d’ingresso della pizzeria.
Mentre i presenti riescono a bloccare i due banditi, che ben presto vengono immobilizzati, qualcuno dal locale ha avvertito il 112. Sul posto, pochi minuti dopo, arriva la pattuglia dei carabinieri di Scorzè, in zona per il normale servizio di controllo del territorio. Nel giro di poco in via Castellana, arrivano anche due pattuglie del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Mestre. I due banditi sono immobilizzati e in manette portati in caserma a Mestre.
Per fortuna nessuno è rimasto ferito. Solo contusioni per Giuseppe De Stefano che con sangue freddo e coraggio ha sventato la rapina.
In caserma i due rapinatori vengono identificati. Mario Sarro, romano, ha precedenti per reati contro il patrimonio. A ieri, invece, non sono emersi precedenti nei confronti dell’albanese, ma solo con un attento controllo delle sue generalità si potrà stabilire se non è pregiudicato. Il romano era domiciliato a Trebaseleghe, mentre l’albanese si divideva tra Padova e Noale. Sono stati arrestati e portati in carcere con l’accusa di rapina a mano armata e porto illegale di armi. Si trovano a Santa Maria Maggiore. Sono in corso indagini per capire se le pistole usate i due sequestrate avevano già sparato. Da stabilire inoltre la loro provenienza. Non è escluso che si tratti di pistole rubate durante furti commessi in appartamento.
Infine gli investigatori non escludono che i banditi potessero contare sulla complicità di altre persone.
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