Rapì e ricattò imprenditore: arrestato allenatore del Noventa

Nerio Corò, 46 anni, insieme a Stefano Costa, candidato del M5S a Bassano, è accusato di rapina aggravata in concorso, estorsione e sequestro di persona

PADOVA. Avevano sequestrato e minacciato un imprenditore del Camposampierese, chiedendogli il pagamento di una somma di 200 mila euro in cambio della liberazione: due persone sono state arrestate dai carabinieri di Padova, una delle due è Nerio Corò, 46 anni, di Noventa di Piave, allenatore della locale squadra di calcio neopromossa dalla seconda alla prima categoria. L’altro, Stefano Costa, 37 anni, di Bassano del Grappa, disoccupato, risulta essere candidato pe ril Movimento Cinque Stelle alle elezioni a Bassano.

Nerio Coro' e Stefano Costa sono accusati di rapina aggravata in concorso, estorsione e sequestro di persona. I fatti risalgono al novembre dell’anno scorso, L'imprenditore, una volta liberato, aveva subito diverse minacce dai due indagati per rispettare il pagamento. La vittima si e' quindi rivolta ai carabinieri di Cittadella, che dopo serrate indagini hanno identificato i due presunti estorsori.

Particolare curioso e' che i due malviventi si erano presentati fingendosi interessati a fare affari con la sua attività, invece poi uno dei due si era mostrato incappucciato e si era spacciato per un affiliato alla 'ndrangheta. chiedendo in cambio della sua liberazione 200 mila euro in contanti.

Le indagini dei carabinieri del Norm di Cittadella unitamente ai colleghi della stazione di Camposampiero, dopo cinque mesi di lunghe ed estenuanti indagini, hanno arrestato questa mattina su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Vicenza per i reati di rapina aggravata, porto abusivo di armi, tentata estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione Corò e Costa.

La vittima è un imprenditore, residente nel Camposampierese, titolare di un'azienda specializzata in serigrafie. L'uomo era stato contattato da Corò e Costa per entrare in affari. A tal fine si erano dati appuntamento a Bassano, solo che al suo arrivo l'imprenditore è stato raggiunto, nel luogo concordato per l'incontro, da uno sconosciuto che presentatosi come appartenente alla guardia di finanza lo dichiarava in arresto, ottenendo la mancata reazione dell'imprenditore che subito dopo veniva imbavagliato, legato e sotto la minaccia di un'arma da taglio immobilizzato nella sua auto. Dopo diversi chilometri, il sequestratore ha accostato, dicendo al malcapitato che lo avrebbe liberato solo in cambio di rassicurazione del pagamento dei 200 mila euro. Il poveretto non ha potuto fare altro che acconsentire. Gli arrestati non hanno mollato la presa e anche nei mesi seguenti al sequestro "lampo" hanno continuato ad intimidire l'imprenditore, che da subito ha denunciato l'accaduto rivolgendosi ai militari dell'Arma. Ora Costa si trova in carcere a Vicenza, mentre Corò è ai domiciliari.

In totale la vasta operazione dei carabinieri di Padova per la sicurezza si è conclusa con 13 arresti e 19 denunce nelle ultime 24 ore.

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