Raddoppio pontili Actv i lavori aumentano il caos

In Comune il bilancio sull’attuazione dei 27 punti per migliorare la circolazione L’inizio dei cantieri slitta a settembre per non ridurre i margini di sicurezza
Di Enrico Tantucci

Gran cantiere Canal Grande in arrivo per il raddoppio dei pontili Actv, con qualche preoccupazione proprio per la sicurezza e la circolazione del traffico acqueo che si vorrebbero tutelare con gli ormai famosi 26 - o 27 punti - varati dal Comune dopo il tragico incidente mortale dell’agosto scorso. Ieri in Commissione consiliare, l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo, con l’amministratore delegato di Actv Giovanni Seno e il presidente di Pmv Antonio Stifanelli ha fatto il punto sullo stato di attuazione delle misure di riordino del traffico acqueo lungo il Canal Grande nella “tratta” considerata più a rischio, quello che va appunto da Rialto alla Ferrovia e Piazzale Roma. E il bicchiere oggi - per stessa ammissione di Bergamo - è mezzo vuoto - perché molte misure restano ancora inattuate e un vero riordino della circolazione potrà arrivare secondo l’assessore solo con il nuovo piano del traffico acqueo annunciato entro l’anno, anche se sui dati di flussi su cui dovrà basarsi per le modifiche - richiesti anche ieri da diversi consiglieri - il Comune per ora non fornisce informazioni. Ancora al palo, ad esempio, le settanta revoche degli spazi acquei emesse dal Comune, con il Magistrato alle Acque che per non rinunciare al proprio maxipontile sotto il ponte di Rialto ha già fatto ricorso al Tar, rifacendosi addirittura al “famigerato” decreto Calderoli che toglieva teoricamente al Comune la potestà sul Canal Grande. Altri, probabilmente lo seguiranno, anche se il Comune - come ha sottolineato anche ieri Bergamo - garantisce comunque uno spazio acqueo analogo a chi deve spostarsi nelle darsene della Misericordia o del Tronchetto. Ma è sull’imponente programma di raddoppio o sistemazione dei pontili Actv - che comporterà tra l’altro l’installazione di pontili provvisori nel corso dei lavori - che si sono assommate molte perplessità, soprattutto per la tempistica, che rischia di creare un vero e proprio ingorgo di lavori in Canal Grande, tanto che si è deciso di far partire da settembre anche gli interventi che potrebbero partire già a luglio proprio per non “intossicare” ulteriormente il traffico e ridurre i margini di sicurezza. E preoccupazioni anche da parte degli operatori suscita in particolare il previsto spostamento verso Ca’ Farsaetti del pontile della linea 1, con i problemi di manovra in entrata e in uscita che potrebbe causare anche a gondole e taxi. Nel dettaglio, già realizzati i pontili di Santa Chara e Murano Colonna, quello di Rialto della linea 2 è in appalto, con fine lavori prevista a gennaio. Già assegnati gli appalti per San Marcuola e Guglie - altro pontile delicato per la ristrettezza del rio di Cannaregio in quel punto - con fine lavori prevista a settembre. Da avviare gli appalti del raddoppio dei pontili di Rialto Mercato e San Stae (3-4 mesi di lavori), mentre si aspetta il via libera per Ferrovia Scalzi (5 mesi di lavori, per Faro Rocchetta e per Santa Maria del Mare, mentre tra giugno e settembre saranno realizzati gli attacchi per il ferry-boat, pontoni e cabine. Stifanelli ha anche delineato i tre interventi sui terminal per diversificare i flussi all’esterno che sono in programma: quello di interscambio tra tram e vaporetti a San Basilio (costerà un milione e mezzo di euro), il rifacimento di quello Tronchetto Mercato (800 mila euro) e quello di San Giobbe, ancora tutto da definire.

Da parte sua, Seno, per Actv, ha fatto il punto anche sulle innovazioni tecnologiche che erano stare previste proprio per migliorare la sucurezza sui mezzi Actv, ma che in buona parte non saranno adottate. Non si farà nulla per l’inserimento dell’elica prodiera, che creerebbe problemi di funzionamento e di moto alle imbarcazioni e messa in congelatore per ora anche la telecamera poppiera, che non avrebbe dato risultati positivi. Per quello che riguarda Gps e radar, entro il 20 ottobre saranno sostituiti tutti i dispositivi satellitari guasti ed è già stati emesso un ordine d’acquisto per 35 nuovi radar (350 mila euro il costo) in sostituzione di quelli ormai in disuso. Per quanto riguarda il servizio di gondola, secondo Bergamo, l’accordo sottoscritto tra Actv, gondolieri e Alilaguna, per l’area del Molo e del Danieli dovrebbe comportare una ruduzione degli “ingorghi” con i vaporetti in Bacino San Marco.

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