Raddoppio del binario unico dopo il sottopasso di via Ongari

Le rassicurazioni dell’assessora regionale De Berti alla posa della prima pietra  «Noi togliamo i passaggi a livello, poi interverrà Rfi, pronto il progetto definitivo»
Alessandro Ragazzo
Vicepresidente della Regione del Veneto Elisa De Berti, Sindaco di Noale Patrizia Andreotti, Francesca Perrone Responsabile SO ingegneria della Direzione Territoriale produzione di Venezia Rfi, Saverio Centenaro delegato della Città Metropolitana Noale - Posa della prima Pietra del sottopasso ferroviario Venezia, 11/05/2021 Lorenzo Pòrcile
Vicepresidente della Regione del Veneto Elisa De Berti, Sindaco di Noale Patrizia Andreotti, Francesca Perrone Responsabile SO ingegneria della Direzione Territoriale produzione di Venezia Rfi, Saverio Centenaro delegato della Città Metropolitana Noale - Posa della prima Pietra del sottopasso ferroviario Venezia, 11/05/2021 Lorenzo Pòrcile

NOALE

La posa della prima pietra del sottopasso di via Ongari è stata significativa non solo per Noale, che toglie uno dei punti neri della viabilità locale, ma anche perché aumenta la “pressione” su Rfi (Rete ferroviaria italiana) per realizzare il secondo binario sul tratto Maerne-Castelfranco.

La vice presidente della Regione, con la delega ai Trasporti, Elisa De Berti, è stata chiara: «Per noi il raddoppio è prioritario». Del resto più volte nel rapporto annuale di Legambiente “Pendolaria” si è fatto notare come la linea non sia più in grado di sostenere il passaggio dei convogli con un solo binario. I due ci sono da Mestre a Maerne, poi si viaggia su un binario unico, con tutti i problemi del caso. Più volte ci sono stati degli inconvenienti, tra sbarre abbattute o guasti ai convogli, che hanno mandato in tilt la tratta. E pure gli utenti e i sindaci interessati al raddoppio hanno fatto pervenire la loro voce a Palazzo Balbi.

In un’ottica di rafforzamento del sistema di trasporto su rotaia, la Maerne-Castelfranco non può restare così. «La nostra intenzione è togliere tutti i passaggi a livello» spiega De Berti «in modo da consentire ad Rfi di realizzare il raddoppio. Il progetto definitivo è pronto, la linea dev’essere potenziata e questo aspetto è considerato fondamentale».

Dunque la palla passa alle Ferrovie, che hanno già dato parere positivo, anche se sono ancora sconosciuti i tempi di costruzione.

Di certo, il futuro sottopasso di via Ongari a Noale, che sarà costruito dalla Veneta21 di Alpago terrà conto degli sviluppi futuri non solo su rotaia ma pure della viabilità interna.

La sindaca Patrizia Andreotti e la sua giunta vogliono creare un collegamento che, da ridosso del centro storico, arrivi a nord, ossia sulla Noalese, in zona Capitelmozzo. L’appalto stabilisce in 820 i giorni per completare il sottopasso di via Ongari e la pista ciclabile su quello di via Valsugana, ossia per inizio agosto 2023 tutto dovrà essere consegnato; in poco più di due anni, il Comune dovrà approvare il progetto e avere la sicurezza dei fondi per realizzare la strada.

«Ci stiamo già lavorando» assicura la sindaca Andreotti «perché non dobbiamo farci trovare impreparati». A proposito di via Valsugana, Veneta21 aprirà il cantiere tra un anno e serviranno dai due ai tre mesi per finirlo. In passato ci sono state polemiche per l’assenza di un passaggio in sicurezza per ciclisti e pedoni. Ora sarà colmata la lacuna. —



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