Quinn e le sue “Mani” restano all’Arsenale fino al Salone Nautico

Sul tavolo l’ipotesi di lasciarle in laguna fino a fine maggio Smontaggio annullato e trasferimento a Londra rinviato
10/05/2019 Venezia. 58. Esposizione Internazionale d'Arte. Arsenale, Building Bridges, la scultura di Lorenzo Quinn
10/05/2019 Venezia. 58. Esposizione Internazionale d'Arte. Arsenale, Building Bridges, la scultura di Lorenzo Quinn

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Le mani di Lorenzo Quinn all’Arsenale fino al prossimo Salone Nautico di fine maggio, con una proroga di almeno otto mesi rispetto al loro smontaggio previsto proprio per la fine di ottobre e l’inizio di novembre. È l’ipotesi a cui sta lavorando Vela, visto anche il successo di pubblico a partire dal 10 ottobre per le installazioni all’interno delle Tese di Helidon Xhixha, in mostra in laguna con torna in laguna con il progetto “Luce, la Rinascita di Venezia” fino al prossimo 13 dicembre.

Le sei coppie di mani di Quinn (“Building Bridges”) sono state inaugurate a maggio del 2019, accompagnata da un concerto di Andrea Bocelli. Sono i alte 15 metri, unite a formare una fila di ponti, posta ai bacini di carenaggio dell’Arsenale. Enormi, 15 metri per 20, pregano, accarezzano, abbracciano, lavorano. Ogni coppia di mani un valore universale: speranza, aiuto, amore, saggezza, fede, amicizia. Ci sono volute 350 persone per completare l’opera, suddivise tra Spagna, Inghilterra, Italia, la Halcyon Gallery che ha pagato le spese. È stata realizzata a Valencia perché lo studio a Barcellona dell’artista, nonostante i suoi 3 mila metri, era troppo piccolo. Poi le Mani sono state trasportate in nave a Genova e con 18 camion fino a Venezia. Quinn era riuscito a conquistarsi il pubblico veneziano con “Support”, le due mani appoggiate a lungo sulla facciata di Ca’ Sagredo dal 2017 fino al 2018 a testimoniare la fragilità della natura e di una città come Venezia nata e cresciuta a contatto con l’acqua. Smontata l’opera, diventata nel frattempo iconica, l’artista italoamericano, figlio dell’attore Anthony Quinn e di Jolanda Addolori aveva realizzato una nuova scultura esposta sempre nell’hotel affacciato sul Canal Grande dal nome “La forza della Natura”.Tornate visitabili tra il 17 e il 18 ottobre per la regata dei maxi yacht a vela, con ogni probabilità quindi le mani di “Building Bridges” resteranno a protezione dell’Arsenale e della laguna ancora per diversi mesi prima di tornare a Londra, sede della galleria d’arte proprietaria dell’opera. —



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