Quel puma nel palazzo

 
MARGHERA.
A vedere le foto sembrerebbe un gattone dal pelo corto, dorato e con due grandi occhi verdi e le orecchie tonde. Invece Elsa, che per anni ha vissuto al terzo piano della torre 27 di via Longhena, è un puma. Un puma da appartamento. Come tutti gli animali domestici, anche lei dorme, mangia, ama giocare e farsi fare le coccole. A guinzaglio col padrone, l'hanno vista fare lunghe passeggiate per via Palladio tra lo stupore allarmato dei passanti e lo sguardo incantato dei bambini. Era un animale molto tranquillo, ma nel terrazzino di casa, una barriera elettrica impediva che, attirata da qualcosa al pianterreno, saltasse giù. «Un giorno - racconta Andrea Cipriani, che abitava nel palazzo di fronte - attorno al '96 si sono dimenticati di attivare il dispositivo ed Elsa è saltata giù da tre piani, come un gatto salta dalla poltrona ed è atterrata di fronte a un tecnico dell'Enel che, terrorizzato, non la smetteva più di urlare». Un'altra volta ha aggredito un bambino di 7 anni che giocava in cortile con i coetanei. Al 27, con Derio Groppello, oltre al puma hanno vissuto anche serpenti e uccelli esotici. Oggi Elsa vive vicino a Roma in un centro specializzato. Per ricordarla il gruppo musicale Laguna Blè le ha dedicato una canzone: «Puma in condominio». (l.f.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia