Quattro arresti per spaccio di droga
Veneziani e albanesi fermati dalla Mobile con 128 grammi di cocaina

Detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sono queste le accuse di cui devono rispondere quattro persone, due veneziani e due albanesi, arrestati giovedì nel primo pomeriggio dagli uomini della Squadra Mobile di Venezia. La polizia ha interrotto la cessione di circa 130 grammi di cocaina in sasso, purissima, tra i quattro uomini che si sono incontrati attorno alle 14 di giovedì. La polizia ha interrotto un passaggio di droga che stava avvenendo ad un tavolino di un bar di Zero Branco (in provincia di Treviso), attiguo ad un distributore di benzina dove i quattro, stando alle informazioni degli investigatori, si sarebbero incontrati anche nei giorni precedenti dopo aver organizzato degli appuntamenti utilizzando i messaggi via telefonino. Le manette sono scattate ai polsi di Damiano Fuschi di 39 anni e di Mirko Zanchin di 27 e dei cittadini albanesi, Veshaj Rozal di 33 anni e Agim Qefalia, trent'anni. Fuschi risulta risiedere a Noale mentre Zanchin abita a Camposampiero in provincia di Padova. I cittadini albanesi, entrambi regolari sul territorio italiani e senza precedenti di polizia, risiedono il primo a Roma ma di fatto è domiciliato in un albergo di Noale mentre il secondo risiede a Salzano. Da giorni i poliziotti della Squadra Mobile coordinati dal dirigente Marco Odorisio seguivano i movimenti di alcune persone tra una carrozzeria vicino a Noale (ma l'attività commerciale è del tutto estranea alla vicenda) dove lavorava il Fuschi e un bar di Zero Branco, poco oltre il confine con la provincia di Venezia, dove avveniva gli incontri. Giovedì l'incontro tra i quattro è stato interrotto dai poliziotti che hanno rinvenuto la droga, 128 grammi di cocaina pura in sasso, che al dettaglio, dopo esser stata tagliata almeno tre volte, potrebbe aver fruttato circa 15 mila euro. Secondo gli investigatori i quattro fermati sono dei livelli intermedi nel traffico dello stupefacente, che viene poi piazzato da pusher nelle zone tra Mestre, il Miranese e la provincia di Treviso. Damiano Fuschi, dagli accertamenti, è risultato che si trovata già agli arresti domiciliari, con il solo permesso di recarsi al lavoro nell'officina, dopo l'arresto sempre per droga avvenuto circa un anno fa a Padova. Durante le perquisizioni domiciliari, sarebbero stati trovati anche un paio di bilancini di precisione. La droga sarebbe stata ceduta dai veneziani, che la detenevano stando a quanto si è saputo dalla Questura, agli albanesi. Ovviamente le indagini proseguono. I quattro sono stati tutti arrestati e condotti al carcere di Treviso. Il pubblico ministero è la dottoressa Valeria Sanzani.
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