Quando i giovani chef crescono

Istituti alberghieri in gara: ha vinto Possagno
Gli alunnni dell’istituto Maffioli di Possagno vincitori alla Festa
Gli alunnni dell’istituto Maffioli di Possagno vincitori alla Festa
 RIO SAN MARTINO.
Gianmaria Bolzonella e Alberto Andretta, al quinto anno dell'istituto alberghiero Maffioli di Possagno (Treviso), hanno vinto ieri la terza edizione del concorso gastronomico «Premio San Martino» alla 29 edizione della Festa del radicchio di Rio San Martino. I due hanno preceduto i pari età Roukiatou Banse e Giacomo Rossi dell'Alberini di Treviso, Michael Palma e Luca Stevanato del Maffioli di Castelfranco e Daniele Dal Corso e Daniele Groppo del Musatti di Dolo. L'appuntamento ha confermato l'alto livello degli istituti alberghieri e dei loro studenti, che in questi anni hanno avuto un boom d'iscritti. Si pensi che tra Crespano del Grappa, Castelfranco e Possagno, sono 1400 gli allievi con ben 70 classi. Lo stesso presidente di giuria Beppe Bigazzi ha applaudito le quattro coppie, lanciando una proposta. «Rispetto allo scorso anno - dice - c'è stato un balzo in avanti straordinario, sia come qualità dei piatti che di bellezza degli stessi. Sarebbe bello farne una pubblicazione». Ora l'idea dovrà essere valutata dalla Pro loco di Scorzè, organizzatrice della Festa del radicchio, che ieri ha chiuso i battenti con oltre 60 mila presenze in dodici serate.  L'iniziativa si dimostra di grande interesse, perché coniuga momenti di cultura allo sport, la musica all'enogastronomia. Solo ieri, erano presenti una trentina di stand che promuovevano i prodotti tipici del Veneto. «Se questo evento fosse all'aperto - spiega il presidente della Pro loco di Scorzè Lorenzo Michielan - non avremo un gran numero di visitatori. Avendo, al contrario, uno spazio al coperto, possiamo ospitare tanta gente. La nuova viabilità, soprattutto il casello del Passante, potrebbe diventare un'opportunità di ricevimento turistico per la nostra area». Per Valter Malcarne, docente di Laboratorio di cucina al Maffioli di Possagno, in futuro si dovranno valorizzare i prodotti del territorio e lancia un allarme. «La riforma scolastica - suggerisce - non ci aiuta e le ore di lezione sono diminuite. In questi anni, c'è stato un boom d'iscritti alla scuola alberghiera. Ora, dalla quantità si deve passare alla qualità, che dovrà essere certificata».

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