Punta Dogana, Pinault «vende» il Redentore
Pacchetti turistici agli alberghi per visita, cena esclusiva e visione dei «foghi»

Pinault con la moglie
Pinault «vende» la Punta della Dogana per la Festa del Redentore. Non solo per i titolari delle membership cards - le carte di affiliazione a Palazzo Grassi - che consentono questo tipo di benefit. Ma anche agli alberghi veneziani, come la Palazzina Grassi, che acquistano «pacchetti» per la serata da rivendere ai propri clienti. Come la vicina Palazzina Grassi, che reclamizza - in abbinamento al museo Pinault - il week-end del Redentore per due persone e 2 notti a 1570 euro, offrendo appunto la visita privata serale alla mostra Elogio del dubbio alla Punta della Dogana e la cena esclusiva dalle 21 di sabato sulla piattaforma di Punta della Dogana a cura dell'Harry's Bar e musica dal vivo, per ammirare poi da una posizione privilegiata i foghi. «La serata del Redentore è organizzata per i nostri titolari di carta - spiegano con una punta di imbarazzo a Palazzo Grassi - ma è possibile che qualche albergo abbia acquistato autonomamente il"pacchetto" per poi rivenderlo ai propri clienti in abbinata al soggiorno in laguna». Una circostanza, però, destinata a suscitare inevitabilmente nuove polemiche. Perché la Punta della Dogana è del Demanio, che l'ha ceduta in concessione al Comune, che l'ha a sua volta affidata alla Fondazione Pinault. Ma per svolgervi, in modo continuativo, attività museale ed espositiva a favore della città. E viene pertanto il dubbio che la cessione di «pacchetti» turistici per la visione del Redentore venduti a caro prezzo alle coppie che scelgono di soggiornare in laguna per vedere la Festa e i fuochi d'artificio non rientri propriamente tra gli scopi della convenzione stipulata con il Comune. (e.t.)
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