Protezione civile a Scorzè, si dimette il direttivo

Tensioni tra i volontari e il Comune. Zugno (Pd): «Vogliono smantellare tutto»
Volontari al lavoro
Volontari al lavoro
 SCORZE'.
Si dimettono in blocco il direttivo e alcuni volontari della protezione civile, Comune nella bufera. Non è solo un modo di dire, anche perché al di là della polemica, Scorzè rischia di rimanere senza un numero sufficiente di squadre operative in caso di necessità. Tralasciando gli scongiuri, a far scoppiare il caso sono state nei giorni scorsi le improvvise dimissioni dell'intero direttivo del gruppo comunale coordinato da Luigi Lazzari, comprese quelle del vice-coordinatore Franco Scantamburlo, seguite a stretto giro da quelle di alcuni volontari. Capire chi oggi sia ancora dentro e chi no, in un'associazione che conta 36 iscritti, è un'impresa. Secondo i volontari ce ne sarebbero diverse in arrivo, oltre a quelle già protocollate dei 6 appartenenti al direttivo, mentre per l'assessore Francesco Tranossi la base non ha seguito i «capi», tanto che ieri sera una quindicina di volontari erano al lavoro per la maratonina. Rimane il fatto che il gruppo comunale è decapitato: il Comune per ora ha congelato le loro lettere di dimissioni e il 5 settembre ha convocato una riunione tra tutti i volontari per cercare di ripianare i dissidi. Alla base della rottura ci sarebbero divergenze createsi tra il direttivo e il Comune, in particolare Tranossi e il sindaco Giovanni Mestriner. «Abbiamo voluto cambiare alcune cose è vero - ammette Tranossi - ma in ottica di miglioramento della gestione del gruppo e loro questo non lo hanno accettato. Per esempio non hanno voluto che a parlare di protezione civile nelle scuole andassimo io e il sindaco, che è la massima autorità comunale di protezione civile. Perché?». I dimissionari per ora non parlano, ma la polemica è già diventata politica: «Abbiamo perso volontari che operavano a Scorzè da una vita - affermano per l'opposizione Giuliano Zugno e Maurizio Civiero - il sindaco non si è degnato nemmeno di discutere le loro lamentele: l'importante era smantellare, arrivando perfino a invitare sprezzantemente i volontari a riconsegnare le uniformi. E adesso? Cosa intendono fare? Abbiamo ancora una protezione civile in caso di bisogno?». (f.d.g.)

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