Protesta in municipio per l’arrivo dei migranti

In venti sono saliti dall’assessore Tiozzo: «C’è stato il solito turn over con nessun aumento»

Preoccupazione e tensione a Chioggia per l’arrivo di nuovi profughi. Ieri mattina una ventina di persone si è presentata in municipio per chiedere spiegazioni sull’arrivo di un nuovo pullman di migranti che è transitato in corso del Popolo martedì attorno alle 19 fermandosi vicino a Sant’Andrea. A riceverli l’assessore al sociale Massimiliano Tiozzo (il sindaco era impegnato a Roma al ministero delle Infrastrutture, ndr) che ha spiegato che non si tratta di un numero aggiuntivo, ma dei soliti venticinque che si avvicendano alla locanda Val d’Ostreghe che ha una convenzione diretta con la Prefettura.

La protesta di ieri mattina è nata dopo un tam tam in rete nella serata di martedì non appena si è diffusa la voce dell’arrivo di nuovi profughi. Il pullman granturismo ha fatto subito pensare, erroneamente, che ci fossero all’interno una sessantina di immigrati in attesa di asilo politico. Qualche scatto postato subito in facebook e si è scatenata la fobia che la città abbia aperto le porte indiscriminatamente ai profughi. Un dubbio che, associato alla condizione di difficoltà economica e sociale di molti, rischia di fomentare proteste e reazioni ostili. La prima idea è stata quella di presentarsi in municipio e chiedere spiegazioni.

La Digos in mattinata aveva avvisato gli amministratori della possibilità che si presentasse qualche delegazione in cerca di chiarimenti. Così è stato. Attorno a mezzogiorno una ventina di persone ha chiesto di parlare con il sindaco. In sua assenza sono stati ricevuti dall’assessore. «È stato un incontro tranquillo», spiega Tiozzo, «dove ho ribadito quello che già da tempo stiamo spiegando. Esiste una convenzione tra la Prefettura e la locanda Val d’Ostreghe che prevede che possano essere ospitati al massimo 25 profughi per volta. Nel pullman di martedì c’erano 24 immigrati che hanno preso il posto lasciato libero da altrettanti profughi che già hanno lasciato Chioggia. Tutto è sotto controllo e non ci sono mai stati problemi, l’importante è non fomentare gli animi e creare tensioni sociali».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

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