Nè stipendio nè tredicesima: protesta alla centrale Enel di Fusina
Protesta dei lavoratori della So.mi alla centrale Enel di Fusina: bloccate le attività

Attendevano lo stipendio di novembre e la tredicesima, ma una comunicazione scritta dell'azienda li ha lasciati interdetti. Niente pagamenti, ha spiegato la ditta So.mi, che si occupa di montaggi all'interno della centrale Enel di Fusina.
Le motivazioni del mancato pagamento
L’azienda ha giustificato il mancato pagamento con il mancato versamento degli Stati di avanzamento lavori da parte dell’azienda committente. Di fronte a questa situazione, questa mattina dalle 5:00 circa 250 lavoratori dell’appalto hanno bloccato l’attività e le strade attorno alla centrale organizzando una serie di picchetti spontanei.
L’intervento dei sindacati e la convocazione del prefetto
Sul posto sono intervenuti anche i sindacalisti della Fiom CGIL, che hanno cercato di aiutare i lavoratori, in gran parte non sindacalizzati, a comprendere la situazione. La protesta ha portato a una convocazione urgente presso l’ufficio del prefetto di Venezia in tarda mattinata.
Incertezza e timori per il futuro
Le ore sono concitate per questi lavoratori che ora temono per il loro futuro occupazionale. Si tratta di lavoratori per lo più italiani, ma sono presenti anche cittadini del Bangladesh e del Maghreb. Tutti sono scesi in strada al freddo per chiedere certezze sulla loro situazione lavorativa.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia