Progetto Villa Buratti niente albergo ma appartamenti
Il recupero dell’edificio costruito nel 1880 prevede anche un parco per il Comune e un grosso parcheggio

SCORZÈ. Niente albergo, sì a nuovi appartamenti, un parco per il Comune, un parcheggio da un centinaio di posti in pieno centro. Questo il succo del progetto di rilancio di Villa Buratti a Peseggia, tra via Moglianese e via Verdi, e presentato ai cittadini nel corso di un incontro. Un intervento atteso che, nelle prossime settimane – si pensa prima della pausa estiva – avrà un passaggio in Consiglio comunale e, per la fine del 2017, l’obiettivo è aprire il cantiere.
Stiamo parlando di un edificio costruito nel 1880 ed eretto sulle fondamenta di una precedente villa risalente al Cinquecento. Fu di proprietà di Giovanni Bianchi, sindaco di Scorzè dal 1875 al 1881, e in questo periodo le stalle e i dintorni furono distrutti da un incendio. Inoltre potrebbe aver ospitato anche don Giuseppe Sarto, divenuto poi papa (e santo) Pio X, che fu arciprete di Salzano. Si parla di una “fermata” del re Vittorio Emanuele III.
In passato si era pensato a trasformarlo in un albergo ma poi l’ipotesi è tramontata. Ora si pensa a una nuova opportunità per quello spazio, così da renderlo utilizzabile allo stesso privato ma anche ai cittadini. Villa Buratti è di proprietà di una società, la Roleo Srl, e il suo brolo a nord sarà salvaguardato e vincolato. Sul lato ovest, invece, sorgeranno 7.500 metri cubi di residenziale, che potrebbero portare ad avere una trentina di appartamenti: saranno costruzioni nuove di zecca.
Ma attorno ci saranno altre novità; poiché Villa Buratti non presenta nessun elemento artistico, attorno, però c’è un ampio parco. Al Comune saranno ceduti 10.500 metri cubi, che saranno sistemati e messi a disposizione della collettività grazie ad alcuni interventi anche a favore di famiglie e bambini. In cambio, però, Peseggia guadagnerà un parcheggio da un centinaio di posti da realizzare vicino alla scuola media; si tratta della superficie dove oggi si mettono le giostre durante la Festa dei bisi. Sarebbe a uso pubblico e permetterebbe di dare una risposta per i genitori che accompagnano i figli alle lezioni ma pure per chi dovesse andare in centro a fare acquisti. Insomma, una villa storica rilanciata, anche dopo aver sentito e lavorato assieme ai tecnici della Sovrintendenza. «Quest’ultima sarà ancora coinvolta» spiega il sindaco Giovanni Battista Mestriner «e l’assemblea pubblica ha confermato la bontà del progetto. A breve ne parleremo in Consiglio ma c’è fiducia nell’aprire i cantieri entro i prossimi sei mesi».
Infine il progetto prevede d’inserire dei vincoli sulla superficie a nord-ovest, verso la Moglianese.
Alessandro Ragazzo
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