Profughi, se ne vanno in quaranta destinazione l’ex base di Conetta

ERACLEA. Profughi di Eraclea, decisa la partenza di una nuova tranche di 40 ospiti al residence Mimose. Mentre ieri sera alcuni movimenti, tra cui il Fronte Veneto Skinhead, e operatori hanno lanciato una manifestazione contro i migranti a Ponte Crepaldo, con la fiaccolata, è giunta la notizia del nuovo trasferimento, a Conetta, di un gruppo di 40 ancora ospitati al residence di via degli Olivi. I migranti potrebbero essere trasferiti tutti entro domani o lunedì se tutto va bene.
Una bella notizia per il Comune, tanto che adesso si attende il trasferimento anche dell’ultimo centinaio rimasto. Un Natale senza profughi, dunque. Il rapporto con la cooperativa Solaris di Carpi sarà interrotto comunque dal primo gennaio e si attendono i licenziamenti, e i pagamenti arretrati, dei dipendenti.
«La situazione al residence di Eraclea Mare non è più sostenibile», ha commentato il sindaco, Giorgio Talon, con l’assessore Stefano Stefanetto, «e questa ne è la dimostrazione. Abbiamo sempre sostenuto che dietro alla gestione da parte della cooperativa vi fosse ben altro e i nodi stanno venendo al pettine. Ci meravigliamo di chi ha cavalcato e cavalca ancora questa situazione di emergenza che ha creato solo dei danni».
La Lega Nord, con il segretario Giovanni Burato, ha subito esultato. «Finalmente buone notizie dal fronte visto che ne sono stati spostati circa 40 e sembra che per la fine dell'anno anche gli altri saranno dislocati in altre località», dice il segretario, «un risultato che è merito di una serie di situazioni. In prima battuta la lotta intrapresa dalla Lega Nord, ricordiamo la manifestazione con Salvini e Zaia, e dagli amici del centrodestra che hanno sempre evidenziato che non si trattava di accoglienza, ma di un vero e proprio business per le cooperative impiegate. A seguire la mancanza di pianificazione di questa accoglienza ha fatto il resto con la cooperativa incapace di gestire logisticamente ed economicamente gli impegni presi portando alle proteste e agli scioperi del personale dipendente che ad oggi sembra essere stato licenziato. In questa condizione, la Prefettura è stata costretta a una scelta obbligata e revocare il mandato alla cooperativa per trovare una nuova sistemazione. Nessun merito pertanto è dovuto alla incoerente politica del sindaco Talon che lo ha visto accondiscendente alle scelte della Prefettura salvo poi scontrarsi con la popolazione. Ad oggi tuttavia rimangono ancora alcuni punti da chiarire su quanto sta accadendo a Eraclea Mare in merito ai processi che ancora sono a carico della società e degli immobili.
Il patrimonio immobiliare è stato svalutato e per la prossima estate qualcuno sarà sicuramente pronto ad acquistare gli appartamenti a prezzi scontati».
Giovanni Cagnassi
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