«Profughi, pronta a querelare»

MARTELLAGO. L’ipotesi profughi a Martellago ha fatto preoccupare più di qualcuno in comune. Tutto era nato dopo l’incontro in Prefettura della scorsa settimana, dove è stata chiesa la disponibilità ai sindaci di ospitare delle persone scampate alla guerra e sbarcate in Italia. Un dibattito che si è acceso non solo tra maggioranza e opposizione ma pure sui social network con commenti che talvolta hanno travalicato le regole del rispetto e buon gusto. Monica Barbiero, alla guida di Martellago, non ci sta e attacca sul tema, chiarendo le cose viste le voci uscite negli ultimi giorni e avvertendo di essere pronta a querelare chi travalica i limiti della correttezza e dignità personali.
«Ho ribadito che non abbiamo strutture pubbliche adatte» spiega «e la nostra disponibilità è per un massimo di cinque o sei persone, ovvero uno o due famiglie composte da padre, madre e figli. Ho letto e sentito commenti non opportuni, da ravvisare gli estremi per una denuncia per diffamazione. Creare allarmismi non giova ad alcuno; l’Italia, in prima linea, è stata lasciata sola a gestire quest’emergenza umanitaria. Credo che l’Europa dovrebbe essere più solidale, per dare un nuovo significato all’unità che si prefigge di cercare».
Poi Barbiero spiega cos’ha detto al prefetto Domenica Cuttaia. «Alle sue richieste» aggiunge «io e altri colleghi ci siamo detti disponibili a cercare una soluzione, soprattutto a fare da tramite con le cooperative sociali del territorio perché si possano individuare delle possibili sistemazioni in strutture private nel caso in cui ci fosse la disponibilità dei proprietari anche per prendersi a carico i nuovi arrivati. I fondi stanziati dallo Stato per il mantenimento giornaliero di questi “ospiti” potrebbero creare una specie d’indotto economico, senza dover intaccare le importanti risorse che Martellago destina da sempre ai cittadini più deboli».
Alessandro Ragazzo
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