Profughi al Mariutto la Lega Nord insorge

MIRANO. Profughi inquilini della casa di riposo Luigi Mariutto, Lega Nord scatenata a Mirano. Delibera del Consiglio di amministrazione esposta come manifesto della vergogna dai militanti locali del Carroccio, che ora chiedono la testa di chi ha permesso di destinare locali sfitti di Mirano ai profughi anziché a cittadini indigenti. La bufera si è scatenata dopo che nelle scorse settimane il prefetto di Venezia Domenico Cuttaia ha convocato il presidente dell’Ipab miranese, Vincenzo Rossi, per discutere dell’alloggio temporaneo di alcuni profughi nelle strutture in disuso di proprietà dell’ente.
Si tratta in particolare di due alloggi in via Zinelli, vicino via Sartor, a due passi dall’ospedale e che fino a poco tempo fa erano uno la sede della Croce rossa italiana e l’altro l’abitazione del cappellano della casa di risposo. Ora sono entrambi vuoti, senza più inquilini. Ma dopo l’accordo tra Mariutto e prefettura, il 17 marzo scorso si è fatta subito avanti la cooperativa di Marghera “Il Villaggio Globale”, che opera nel campo dell’assistenza agli immigrati in particolare nella gestione dell’emergenza e che ha offerto per l’affitto dei due locali 3300 euro di canone mensile per dare un tetto ad almeno 7-8 rifugiati, di poco inferiore rispetto a quanto previsto dal Mariutto per l’affitto dei locali. Adesso l’ente stesso, che non naviga certo in acque tranquille dal punto di vista economico e trarrebbe dall’operazione un’importante liquidità, pubblicherà un avviso per sondare eventuali altre offerte e renderà disponibili gli appartamenti al miglior offerente, incassando dall’operazione qualcosa come 40 mila euro l’anno. Ignoto per ora il periodo di ospitalità, che comincerà sicuramente dopo l’estate, il tempo di sistemare i vecchi alloggi, per durare almeno un anno, ma più probabilmente due o tre.
«La prefettura ha necessità di assicurare ospitalità a persone per fronteggiare l’emergenza sbarchi», si legge nella delibera dell’ente, «e ha convocato il presidente del Cda per verificare la possibilità di una gestione condivisa con cooperative sociali per la prima accoglienza di persone richiedenti asilo». Il segretario di sezione della Lega di Mirano, Flavio Celegato, tuona: «Sono locali che potevano essere adibiti a famiglie indigenti del territorio, magari con ingiunzione di sfratto. Soprattutto in questo caso, visto che il Mariutto è un ente benefico che si occupa di servizi alla persona. Invece non sappiamo chi arriverà, quanto si fermerà e come sarà controllato. E chi garantisce per loro e sul fatto che poi non finiranno a delinquere, a fare gli accattoni o gli abusivi nei parcheggi della città?».
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