Borseggiatrice a Venezia fuggita in Svizzera: scoperta e arrestata

La donna di 38 anni era destinataria di una ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito della maxi inchiesta sui borseggiatori in centro storico. Nove le persone finora individuate, si cercano gli irreperibili in tutta Europa

Una protesta dei residenti contro i borseggiatori a Venezia
Una protesta dei residenti contro i borseggiatori a Venezia

Nel Cantone Vallese le autorità di polizia svizzere, con il supporto del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia per la fase di localizzazione, hanno rintracciato e arrestato una donna croata di 38 anni accusata di essere una borseggiatrice che si era resa irreperibile per sottrarsi all’esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Venezia.

Il provvedimento rientra nell’ambito di una complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia e condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Venezia tra luglio 2023 e dicembre 2024. L’inchiesta ha permesso di individuare un gruppo criminale specializzato in borseggi seriali nel centro storico di Venezia, messi a segno principalmente ai danni dei turisti da soggetti di etnia rom e sinti, di nazionalità bosniaca e croata.

La donna, indagata per furto aggravato, ricettazione, indebito utilizzo di strumenti di pagamento e per numerose violazioni del foglio di via obbligatorio, è risultata destinataria della misura cautelare della custodia in carcere. Dopo l’arresto è stata trasferita in una casa circondariale svizzera, in attesa delle successive procedure.

Con questo arresto salgono a nove le persone colpite da misure cautelari nell’ambito dell’indagine. Proseguono nel frattempo, su scala europea, le ricerche degli altri indagati che al momento risultano irreperibili.

Due minorenni denunciate

Parallelamente, i carabinieri continuano a svolgere servizi straordinari di prevenzione e contrasto ai furti con destrezza nel centro storico lagunare, concentrandosi in particolare nelle aree maggiormente frequentate da turisti e residenti.

Proprio durante uno di questi servizi, alcune sere fa, i militari del Nucleo Natanti di Venezia hanno denunciato in stato di libertà due ragazze minorenni, residenti in altri comuni, ritenute responsabili, in ipotesi accusatoria, di furto con destrezza in concorso.

L’intervento è scattato in campo Sant’Angelo, su segnalazione della centrale operativa, dopo la richiesta di aiuto da parte di una coppia di turisti stranieri che si era accorta del furto del portafoglio dallo zaino e aveva fermato le due presunte autrici. I carabinieri sono riusciti a bloccarle e a recuperare il portafoglio, contenente documenti e carte di credito, che è stato immediatamente restituito ai legittimi proprietari.

Al termine delle procedure di rito, le due minori sono state affidate a strutture di accoglienza del territorio.

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