Pro Loco cancella la “Pirola parola” «Bilancio in rosso»

Decisione già presa per evitare assembramenti: è la prima volta in oltre 40 anni Scotton: senza un contributo  a fondo perduto chiuderemo
NOALE:.BRUSA A VECIA:.6/1/12 LIGHTIIMAGE:
NOALE:.BRUSA A VECIA:.6/1/12 LIGHTIIMAGE:

NOALE

Addio Pirola Parola dell’Epifania: la prima volta in oltre 40 anni. A due mesi e mezzo da uno degli appuntamenti più seguiti e amati nell’intera provincia, la Pro Loco alza bandiera bianca. Non serve attendere nuove ordinanze sempre più restrittive: la strada, ormai, è chiara. Resisteranno i presepi natalizi perché non creano assembramenti ma all’Epifania non ci sarà l’atteso pronostico attorno alla rocca. Impossibile organizzare l’iniziativa – a gennaio scorso c’erano attorno alle 10 mila persone – e anche creare un pomeriggio per pochi intimi non avrebbe senso. Meglio dunque aspettare il 2022 e questo 2020 si conferma nero per gli appuntamenti stagionali: niente Noale in Fiore in aprile, niente Palio a giugno, niente Bovoeti Day a Ferragosto, niente Sagra del Rosario a ottobre mentre l’Infiorata del Corpus Domini è stata in versione mini. Senza contare le Notti nel Miranese di Confcommercio, neppure iniziate in tutto in comprensorio.

«Non potevamo fare altrimenti» spiega il presidente Enrico Scotton «anche per l’indotto economico di cui si giovano i commercianti». E il bilancio della Pro Loco rischia di entrare in crisi, perché alla voce entrate si registra uno sconsolato zero. «Speriamo di ripartire con Noale in fiore programmata per domenica 11 aprile» continua «ma non so se saremo ancora in attività. Abbiamo attinto al fondo riserva per far fronte alle spese correnti, quelle che non potevamo bloccare, come le scadenze fiscali, il mancato introito del servizio affissioni. Speriamo solo che il Comune, su esempio di quanto fatto in altri paesi come Spinea, accolga la nostra richiesta di un contributo a fondo perduto». —



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