Preso il ladro delle discoteche

Andrea Stefani, 39 anni, è finito agli arresti domiciliari
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO - STEFANI ANDREA (FOTO DA FACEBOOK)
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO - STEFANI ANDREA (FOTO DA FACEBOOK)

PORTOGRUARO. Andrea Stefani, 39 anni di Favaro Veneto, conosciuto per la sua passione per il bodybuilding, è stato raggiunto da un ordine di cattura emetto dal Gip di Pordenone, Monica Biasutti del Tribunale di Pordenone, su richiesta del pubblico ministero Umberto Vallerin. Stefani è accusato di furto e ricettazione ed è stato ristretto ai domiciliari per due episodi accaduti a ottobre nel Portogruarese, e dovrà indossare, come misura aggiuntiva, il braccialetto elettronico.

La vicenda trae spunto però da un episodio avvenuto a inizio novembre al Tnt di Lugugnana. La porta antipanico della nota discoteca era stata sfondata, senza che però venisse portato via nulla per l’attivazione del sistema di allarme. Uno dei dipendenti aveva annotato il numero di targa di una macchina sospetta su cui si sono subito concentrate le ricerche. I carabinieri della compagnia di Portogruaro sono riusciti a individuarla in una Ford Focus, che apparteneva a Stefani.

Nel frattempo, il 13 novembre ci fu una svolta inaspettata. I carabinieri di Cittadella arrestarono in flagrante Andrea Stefani per furto assieme a un complice, per un episodio diverso. Una volta scarcerato il 39enne aveva cambiato abitudini, spostandosi con un’altra vettura e utilizzando un altro telefono cellulare. Agli inquirenti non era sfuggito questo atteggiamento. I carabinieri di Portogruaro hanno così ottenuto un mandato di perquisizione della sua abitazione.

Nella disponibilità di Stefani c’erano due mixer professionali, del valore di migliaia di euro, rubati dalla discoteca Fabriq di Fossalta il 22 ottobre, 10 giorni prima il tentativo di intrusione al Tnt di Lugugnana. Per questo reato il 39enne bodybuilder deve rispondere dell’accusa di ricettazione.

Andrea Stefani però è accusato di furto, ma per un terzo episodio, risalente al 28 ottobre scorso, quando alcuni furgoni della ditta Easy Express vennero depredati di batterie e varia attrezzatura a Portogruaro, dopo che gli autori del colpo avevano infranto i vetri dei mezzi.

In quel frangente una telecamera inquadrò una Ford Focus. Era proprio quella di Stefani, poiché combaciavano diverse cose come un’ammaccatura sulla fiancata dell’auto, il colore e una parte della targa.

Rosario Padovano

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia