Preso anche il capo della mafia nigeriana a Mestre

MESTRE. Arrestato in Germania Kenneth Ighodaro, 36 anni, il nigeriano ritenuto capo della banda di spacciatori sgominata dalla polizia nel luglio scorso. Con l’arresto di Ken, salgono a 39 gli arrestati della grande retata.
Era lui a tessere le fila dello spaccio mestrino. Ed era lui a mantenere i contatti con le organizzazioni internazionali di trafficanti di droga. Il capo del gruppo di spacciatori nigeriani smantellato il 9 luglio 2017 con il blitz di via Monte San Michele della squadra mobile e del servizio centrale operativo della polizia, era scappato inizialmente in Francia, nella regione dello Champagne.
Intelligente e pragmatico, manteneva i contatti sia con il secondo livello, sia con il terzo dell'organizzazione. C'erano i fidati distributori di eroina gialla, che a Mestre ha ucciso 21 volte, e c'erano gli spacciatori di strada. Dalla Francia controllava tutti, prestava soldi e organizzava gli arrivi di droga.
Il gruppo di Ken ha conquistato il territorio anche con risse e aggressioni. Appartenevano alla setta Eiye, che in madrepatria è sinonimo di violenza e criminalità ed è considerata una costola della mafia nigeriana. Si muovono in gruppi di 4 e si riconoscono tramite dei baschi blu.
Gli spacciatori "mestrini" dovevano rispettare regole precise: mai vestirsi in maniera troppo elegante o appariscente per evitare di attirare l'attenzione, mai ostentare ricchezza, prenotare la droga in anticipo, in maniera da non bloccare un flusso che deve essere incessante. Notte e giorno. Gli appartenenti al gruppo, a vario titolo, devono rispondere di 11 morti da overdose.
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