Preso a martellate e distrutto il cippo in memoria di Lippiello

VENEZIA. Distrutto a colpi di mazza, spaccato in mille pezzi e mandata in frantumi anche la fotografia. Uno scempio del monumento che ricorda la morte del sovrintendente di polizia Antonio Lippiello, morto durante un inseguimento a dei trafficanti di droga, la notte del 7 gennaio del 2000. A scoprirlo, ieri pomeriggio, un suo ex collega della Squadra Mobile che è passato accanto al monumento. P
oi sono arrivati gli agenti delle volanti e i colleghi della Squadra Mobile che ora si stanno occupando delle indagini. Sul posto i vandali hanno lasciato la mazza usata per spaccare ilo cippo. Le indagini partono dalle telecamere che ci sono in tangenziale e nei pressi di un hotel della zona. Per la polizia è stato un affronto non da poco, proprio il giorno in cui vengono celebrati i 20 anni dalla fondazione dell’Associazione Fervicredo che riunisce gli agenti e i parenti delle vittime del dovere. E due giorni dopo le celebrazioni per l’anniversario della fondazione della polizia.

Per i sindacati di polizia Sap, Siulp e Fsp si tratta di un atto «vile e ignobile» nei confronti di una persona amata da tutti. Si augurano e sono convinti che a breve sia individuato il responsabile. E comunque hanno già sottolineato che il cippo sorgerà dov’era e com’era.
Lippiello aveva 38 anni, era giunto circa a vent’anni a Venezia dalla provincia di Napoli, entrando a far parte della Squadra Mobile, in cui era considerato uno degli elementi di maggior spicco per capacità e competenza. Il 7 gennaio del 2000, nell’ambito di un’operazione antidroga, la questura aveva istituito un posto di blocco, nel quale erano stati fermati due tunisini, trovati con circa mezzo chilo di eroina nell’auto. Poco dopo, dal casello dell’A4 Villabona sopraggiungeva una Volvo 850 con a bordo due veneziani che, secondo gli investigatori, erano gli acquirenti dello stupefacente. Intimato l’alt, l’auto con a bordo i due italiani si dava alla fuga lungo la tangenziale di Mestre e aveva inizio un inseguimento ad alta velocità da parte di alcune auto della Squadra Mobile, tra le quali l’auto civetta con a bordo Lippiello.
I malviventi cercano più volte di buttare fuori strada l’auto della Polizia, fino a quando, all’altezza dello svincolo per la Castellana, la Volvo, ormai raggiunta, sperona l’auto della Squadra Mobile buttandola contro il guard-rail: il sovrintendente Lippiello ha la peggio e perde la vita. —
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