Caorle, vandali sulla spiaggia: lettini distrutti, picchetti sradicati
Nella notte del Corpus Domini scorribande che hanno provocato danni a Levante e a Ponente

Vandalismi nella notte del Corpus Domini a Caorle, con scorribande che hanno provocato danni a Levante e a Ponente tra la mezzanotte e le 3. Sugli episodi stanno lavorando i carabinieri della locale stazione, con il supporto del Consorzio Arenili Caorlespiaggia, pesantemente danneggiato da questi atti di vandalismo.
Levante
A Levante, la parte vicina alla Sacheta, i bagnini di terra della Caorlespiaggia hanno trovato danneggiati almeno una decina di postazioni. Distrutti lettini, ombrelloni e persino i picchetti, che sono molto difficili da sradicare a mani nude. A Ponente la stessa cosa si è registrata vicino alla spiaggia libera. Anche in questo caso le postazioni danneggiate sono una decina.
Sotto accusa finiscono i frequentatori dei locali della movida. «I vandali non sono i turisti, ma i giovinastri dell’entroterra che arrivano in scooter e che si mescolano alle persone che frequentano i locali» ha spiegato Ivan Carli, direttore del Consorzio Caorlespiaggia, «Giovani che prima si ubriacano e poi danno sfogo alla violenza».
Se ogni fine settimana vengono danneggiate 10 postazioni si rischia di concludere la stagione con oltre un centinaio di attrezzature danneggiate, e il Consorzio . Levante resta la zona più vulnerabile: è la più vicina all’ingresso-uscita di Caorle. Paradossalmente dovrebbe essere anche la più sorvegliata.
La richiesta: più vigilanza
Dopo gli episodi gravi di 2023 e 2024 (pestaggi e altri vandalismi) la vigilanza venne rafforzata, ed è quello che chiede in questo inizio estate anche la Caorlespiaggia.
Un altro episodio che ha caratterizzato Levante si è concluso l’altra notte alle 2 con la grave minaccia a un negoziante che abita nella zona di Falconera. L’uomo, svegliato dai rumori, si è accorto che un giovane stava sradicando tutte le piante dalle fioriere collocate e nutrite dagli albergatori della zona. Il commerciante è intervenuto per rimproverare il ragazzo chiedendo di smetterla, ma questi per tutta risposta l’ha minacciato mimando il gesto di un pugno. Poi si è dileguato. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia