Preside blocca cane antidroga la Lega insorge: «Esterrefatti»

SAN DONÀ. Perquisizione negata dalla scuola, vietato l’ingresso del cane antidroga in una scuola superiore. Un blocco deciso nei confronti dell’unità cinofila all’Itis Volterra. E adesso monta la...
SAN DONÀ. Perquisizione negata dalla scuola, vietato l’ingresso del cane antidroga in una scuola superiore. Un blocco deciso nei confronti dell’unità cinofila all’Itis Volterra. E adesso monta la polemica sull’efficacia dei controlli e la reale possibilità di eseguirlo, come in questo caso, in una scuola. L’episodio è accaduto alcuni giorni fa, all’istituto Volterra. Da tempo, infatti, la polizia locale di San Donà assieme a quella di Venezia, organizza a sorpresa questi interventi con il pastore tedesco “Kuma” messo a disposizione dai colleghi veneziani con i quali è in corso la fitta collaborazione nell’ambito del nuovo distretto di polizia con Musile e Noventa. La preside, Erminia Bosnia, ha bloccato gli agenti precisando che questo “blitz” non era stato comunicato neppure con una telefonata e che avrebbe potuto implicare problemi e disagi, anche per eventuali allergie da parte degli studenti. Ha precisato, però, di non essere contraria a simili perquisizioni per la sicurezza degli studenti, purché ci sia la giusta comunicazione. Resta il fatto che, informata dal personale della scuola dell’arrivo dell’unità cinofila proprio nel momento della ricreazione, si è opposta pervicacemente.


La Lega è insorta. «Il rifiuto da parte della dirigente del Volterra all’esecuzione di un controllo antidroga della unità cinofila della polizia locale», dice il segretario della Lega, Alberto Schibuola, «ci lascia esterrefatti. Da quando in qua un controllo di polizia viene preannunciato? È evidente che per avere il massimo successo deve essere a sorpresa. Inutile parlare di armamento della polizia locale, solo a parole, distretto di polizia, unità cinofila, quando accadono questi episodi che dimostrano svariati problemi ancora da affrontare».
(g.ca.)


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