Pozzi artesiani, arriva la stretta finale

 
PORTOGRUARO.
Tempi duri per i proprietari di pozzi artesiani a getto continuo non usati in aziende agricole: sono stati vietati ed entro il 30 giugno del 2012, dovranno essere chiusi. «Saranno tollerati solo quelli destinati all'innaffiamento di orti e giardini, mediante pozzi con profondità non oltre la prima falda, con l'obbligo di allacciarsi all'acquedotto per l'utilizzo umano ed animale, spiega l'assessore regionale Maurizio Conte, comunque verrà consentita la realizzazione di pozzi per le attività ittiogeniche non a fini commerciali o di lucro ma per il ripopolamento dei corsi d'acqua e per attività sportive che richiedono l'irrigazione delle superfici occupate». Drastica invece la modifica regionale per quel che riguarda le acque artesiane profonde che risalgono spontaneamente in superficie. Per queste infatti è stato previsto l'obbligo di istallare dispositivi atti ad impedire che l'acqua fuoriesca a getto continuo, vietati i pozzi a scopo ornamentale come le fontane nei giardini privati, la cui chiusura è stata prevista per il 30 giugno del prossimo anno. In sede di modifica, l'Arpav ha chiesto di inserire anche la chiusura di quei pozzi in cui si rilevi una concentrazioni di sostanze pericolose nell'acqua. Queste modifiche al Piano di tutela delle acque, approvato nel 2009 dalla Regione Veneto, vanno a tutelare la risorsa idrica sotterranea nonché la razionalizzazione delle modalità di utilizzo. (g.p.d.g.)

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