Posti barca a Venezia, chiuso il bando: ci sono 1200 domande

VENEZIA. In milleduecento per 128 posti barca. Chiusi ieri alle 13 i termini per il bando che prevede l’assegnazione dei posti barca in laguna. Sono 26 nel sestiere di Cannaregio, 22 a Murano e 20 a Burano, 15 a castello, 10 a Dorsoduro, 14 al Lido e 11 alla Giudecca, 4 a San polo, 3 a Santa Croce, 1 solo nel sestiere di San Marco.
Tra le novità dei criteri per stilare la graduatoria ci sono i divieti per le barche in ferro e acciaio; l’esclusione dalla possibilità di fare domanda per i non residenti, anche se proprietari di immobili se adibiti ad attività turistico ricettiva. Una graduatoria che prevede facilitazioni per i proprietari di motori più piccoli (ma i 9,9 potenziati avranno lo stesso punteggio dei 20 cavalli) e punteggi superiori per i familiari di persone disabili e e gli esclusi dal precedente bando.
Novità accolta con soddisfazione, dopo anni di attesa. Perché sempre più difficile è avere la disponibilità di un posto di ormeggio nei rii del centro storico. Un bando che dovrebbe anche facilitare l’economia che ruota intorno ai motori e alle imbarcazioni, privilegiando anche nei punteggi quelle tradizionali in legno. Ieri ultimo giorno di presentazione delle domande.
Con qualche polemica. «Troppo complicato per un anziano compilare i modelli on line», dice un anziano cittadino in coda, «e ingiusto secondo noi che le domande cartacee costino 100 euro più delle altre.
Proteste anche per il mancato accoglimento di alcune domande che riguardano cittadini disabili.
«Non mi hanno accettato la richiesta», protesta Roberto Busetto, campione del remo che abita a Castello, «io sono tutore da anni di un ragazzo disabile. Ho presentato per lui la domanda, e mi hanno detto che bisognava avere per obbligo l’iscrizione all’elenco del Comune, con il certificato per i parcheggi. Ma questa persona non si sposta in terraferma, dunque? Me ne sono andato profondamente amareggiato. È così che si aiutano i disabili?».
Polemiche e ricorsi prevedibili quando la graduatoria sarà resa pubblica. Intanto i posti barca in città sono aumentati di 126 unità. «Il prossimo passo», dice un sottoscrittore della domanda, «dovrà essere quello di rendere questa città accessibile in barca anche per i residenti. Troppi divieti assurdi, troppe concessioni alle categorie».
Si parla del nuovo Piano del traffico, promesso da anni e non ancora pronto. Ma anche della modifica di alcuni divieti che penalizzano i pochi veneziani che vanno in giro con la loro barchetta,. Un mezzo sicuramente meno inquinante e pericoloso per le rive dei grandi barconi da trasporto e dei taxi, in continuo aumento. Ad esempio i sensi unici, che non hanno alcuna funzione se non quella di aumentare le velocità e il moto ondoso. E impediscono l’accesso alla città dalla laguna. I rii blu e i limiti di velocità, gli ormeggi e i motori inquinanti. —
A.V.
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