Portogruaro, una bara ricoperta di girasoli e 500 amici per l'addio a Simonatto

di Rosario Padovano
PORTOGRUARO. Almeno 500 persone nel pomeriggio di oggi 4 gennaio, per gran parte del tempo sotto la pioggia,in occasione del funerale del titolare dell'agriturismo Ca’ Menego Fabiano Simonatto, vinto da un tumore al pancreas a 50 anni.
L’uomo è mancato in casa sabato 2 gennaio assistito dalla moglie e dai tre figli. L’Abbazia di Summaga non poteva contenere tutti i fedeli. La maggior parte di loro ha atteso fuori il feretro assistendo poi alla funzione dal sagrato.
La bara di Fabiano era ricoperta di girasoli, uno dei suoi fiori preferiti. E in chiesa c’era anche il suo adorato cane, un meticcio, di cui si sono percepiti i lamenti in più momenti delle esequie.
Il parroco di San Nicoló don Elvio Morsanuto, ha pronunciato l’omelia. “Ci resta l’amara consolazione di dire che Fabiano ora è in pace - detto - anche Gesù cercava un senso a tutto il male. I figli sono sempre rimasti accanto in questi anni di fatica e malattia. La dignità di Fabiano era grande. Il suo stile di vita lo vedeva in prima linea con la fattoria didattica mettendosi a servizio dei più piccoli. Regaliamoci un sorriso come faceva Fabiano. Esaltano lo sguardo degli occhi.
Nel corso del funerale si è anche parlato della generosità di Simonatto, entusiasta dei suoi figli e orgoglioso della moglie. Idilio Buoso, il presidente della associazione Viviamo Summaga, ha letto in chiesa la lettera dedicata a Fabiano, già apparsa domenica mattina sui social. Inoltre ha letto una poesia dedicata all’amicizia.
“La tua allegria e il tuo trionfo – ha aggiunto Buoso - non sono i miei. Ma gioisco per te. Fabiano ti abbiamo amato tanto. Ma questo non appartiene a ieri. Sarà così oggi e per sempre”. Nella parte finale del funerale il cane ha abbaiato nuovamente. Era il suo addio al padrone.
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