Portogruaro, sconfitto da un tumore 51enne anima del Vespa Club

Una vita in officina, Paolo Perosa lavorava come meccanico e venditore in viale Trieste. Lunedì alle 15 il funerale alla Vergine Regina. Il padre: «Venite su due ruote»

PORTOGRUARO. Un grave lutto colpisce il mondo del commercio e dei motori. Si è spento all’ospedale San Tommaso dei Battuti Paolo Perosa, 51 anni, vespista membro del Vespa Club Portogruaro (che ieri per primo ha ufficializzata la triste notizia). Paolo era meccanico e venditore in viale Trieste, nell’officina che fu di suo padre, e grande conoscitore delle due ruote. La famiglia ha autorizzato gli amici e i conoscenti a presentarsi al funerale in vespa, lunedì alle 15, nella chiesa della Beata Maria Vergine Regina; e anche dopo, nel tragitto tra Portogruaro e Fossalta di Portogruaro, nel cimitero in cui è custodita la tomba di famiglia.

Paolo era molto conosciuto in città. Persona dal carattere mite, aveva intrapreso dopo le medie una scuola di avviamento. Tuttavia, già all’età di 13 anni Paolo seguiva il padre, Giuseppe Perosa, conosciuto con il soprannome di Bepi, nell’officina di famiglia, appunto in viale Trieste. Bepi Perosa è anche famoso per le sue barzellette; ma soprattutto è un grande meccanico e chiunque a Portogruaro si è fatto riparare il motorino o la bicicletta da lui. «In un anno una malattia subdola me lo ha portato via», le parole di Bepi Perosa, «viveva da qualche anno vicino a casa mia, in via Villanova, ma è chiaro che il nostro punto di riferimento era la “bottega” di viale Trieste. Era poco più di un bambino quando lo portai a lavorare con me. Imparò tutti i segreti del mestiere e nel 2000 gli cedetti il negozio. Non volli nulla, glielo vendetti gratis».

La vita di sempre è trascorsa tranquilla, fino a una brutta giornata di poco più di un anno fa. «Paolo si era presentato dai medici per l’asportazione di un neo. Da lì lo hanno mandato subito allo Iov di Padova. Purtroppo hanno scoperto che il tumore si era già esteso, attraverso le metastasi, alla testa. In agosto è stato colpito da un primo attacco epilettico, e tre settimane fa è stato interessato dal secondo. A quel punto è stato ricoverato all’hospice di Portogruaro, dove ha trascorso gli ultimi giorni». Fervono i preparativi per i funerali. «Ho autorizzato io in persona a presentarsi alle esequie con le vespe, anzi spero ne arrivino moltissime. Mio figlio ne custodiva 5 in casa. Tutte lucide, belle, profumate ed elaborate», conclude emozionato, «poi lo porteremo, insieme, al cimitero di Fossalta». Paolo Perosa lascia nel dolore anche un figlio di 20 anni, iscritto ad Architettura a Venezia, e la mamma. Questa sera alle 19. 30 verrà recitato il rosario in suffragio. —


 

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