Porto turistico, venduta per un milione 600 mila area di 150 posti barca
JESOLO. Asta del porto turistico, “svenduta” l’area dell’ampliamento nella zona ovest del Lido di Jesolo. Su questa operazione si era calata una cappa di mistero che lasciava intravvedere ben poco al di là degli addetti ai lavori. Ma l’asta, a Vicenza, è stata seguita da chi ha annusato l’affare. Sono 150 posti barca e tutte le opere a terra, tra pontili, banchine e quant’altro: l’intero ampliamento è stato battuto e venduto all’asta per circa 1 milione e 600 mila euro. Una somma irrisoria, un vero affare, soprattutto alla luce degli investimenti fatti in precedenza. Le stesse opere erano costate circa 8 milioni di euro alla Faro Immobiliare, prima del fallimento. Ad aggiudicarselo, un noto imprenditore del Vicentino, della famiglia Marzotto, che ha mantenuto il massimo riserbo. I nuovi proprietari hanno già sottoscritto un contratto di affitto d’azienda molto lungo alla società Porto Turistico SpA, con amministratore delegato Daniele Donadello, che sta lavorando a pieno ritmo per voltare pagina e ritornare ai fasti di un tempo. La società Porto Turistico gestirà ora tra parte nuova e parte vecchia, uno specchio acqueo e strutture con oltre 600 posti barca preparando il rilancio. Probabilmente già in giugno, in coincidenza con il salone nautico di Venezia, verrà presentato ufficialmente questo progetto che punta a una rinascita in grande stile del diportismo sulla costa veneziana e da una città come Jesolo che in questi anni, al pari di altre località balneari, ha risentito della tassazione e della concorrenza di altre sponde, come quella slovena e croata. Ma i marinai stanno rientrando nel porto giudicato più sicuro e i segnali sono positivi grazie anche a questi nuovi investimenti e avvicendamenti. —
G.Ca.
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