Porto, Musolino sicuro a Civitavecchia A Venezia il toto-nomine è per la Zincone

La ministra De Micheli punterebbe sull’attuale provveditore alle Opere pubbliche (e su Spitz all’Autorità per Venezia)

Quel che è certo, è che Pino Musolino lascerà (a gennaio) la guida dell’Autorità portuale dell’Adriatico Settentrionale per prendere le redini del grande porto di Civitavecchia: la ministra alle Infrastrutture Paola De Micheli ha mandato la pec per il gradimento al presidente del Lazio Nicola Zingaretti, che ha già dato il suo benestare e preme perché le commissioni di Camera e Senato ratifichino presto la nomina.

Chi prenderà il suo posto?

Nel setaccio della ministra De Micheli sarebbe rimasto un nome: quello di Cinzia Zincone, provveditore alle Opere pubbliche del Triveneto. L’operazione si incastrerebbe con un’altra nomina: quella di Elisabetta Spitz (commissario straordinario al Mose) alla guida della nuova Autorità per Venezia, chiamata a comandare su tute le opere di salvaguardia per la laguna, partendo dal Mose. Autorità con la quale il porto avrà molto a che fare: dallo scavo dei canali al protocollo fanghi, al rifacimento della conca di navigazione, sbagliata a suo tempo, da rimettere in sesto per le navi commerciali più grandi. Temi delicati suoi quali, però, c’è il veto degli ambientalisti e l’opposizione del Movimento 5 Stelle.

Spitz e Zincone sono state le due donne dell’entrata in servizio straordinaria del Mose: di Spitz (già direttrice dell’Agenzia del demanio) la ministra De Micheli si fida totalmente; Zincone, laurea in Scienze politiche, iscritta all’ordine dei giornalisti del Lazio, dirigente del ministero delle Infrastrutture con esperienza in vari settori, guida ora il Provveditorato interregionale. Un legame forte tra le due, che però ultimamente si sarebbe allentato, dopo che Zincone ha sollevato il velo sul fatto che il Mose abbia bisogno urgente di manutenzione: a molti livelli.

Conferme ufficiali nessuno le dà, ma il nome di Zincone come nuova presidente dell’Autorità portuale dell’Alto Adriatico passa di bocca in bocca, quantomeno dal fronte Pd. La norma prevede che la ministra faccia la sua scelta, il presidente della Regione Zaia esprima il suo gradimento e poi l’incarico venga dato dalle commissioni di Camera e Senato, chiamate a valutare curriculum e «comprovata esperienza nel settore dell’economia dei trasporti». Rimasti indietro altri candidati come il nome dell’ultim’ora Vincenzo Marinese presidente di Confindustria Venezia, la dirigente della Regione Ilaria Bramezza, l’ex direttore di Confindustria Francesco Miggiani, il segretario del porto Martino Conticelli.

Intanto, Musolino si prepara al trasloco in Lazio: è il primo veneziano scelto per guidare due diverse Autorità.



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