Porto Marghera, svolta green Bioraffineria Eni più vicina

Comune e Città metropolitana firmano una lettera d’intenti sui progetti verdi Tra i progetti il riuso degli oli alimentari e l’impiego di idrogeno come carburante

Il Comune di Venezia e la Città Metropolitana da una parte e l’Eni dall’altra stringono i rapporti con una lettera d’intenti sottoscritta in questi giorni per i progetti «green» su Porto Marghera dell’azienda petrolifera.

Tra i programmi, la conversione della Raffineria di Venezia in una bioraffineria, il progetto di riuso a fini energetici degli oli alimentari usati e la studio della produzione di bio-olio attraverso un impianto di trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani.

Ma c’è anche lo sviluppo del settore che riguarda l’impiego dell’idrogeno come carburante anche per un eventuale impiego nel settore della nautica e le possibili soluzioni e innovazioni in materia di stoccaggio dello stesso idrogeno. Il Comune - come è scritto anche nella delibera che ha approvato la lettera di intenti con Eni - punta a realizzare un’innovativa piattaforma integrata di mobilità sostenibile e sperimentale a idrogeno nella convinzione che lo sviluppo di una piattaforma idrogeno possa rappresentare un’opportunità del miglioramento della qualità ambientale. Da parte sua anche Eni punta su Venezia e Porto Marghera con la bioraffineria che è il primo esempio al mondo di riconversione di una raffineria convenzionale in bioraffineria. Eni ha già sottoscritto in precedenza accordi sullo stesso tema accordi e intese con il Comune e alcune sue società partecipate. In particolare a febbraio Syndial Servizi Ambientali - società del gruppo Eni - ha formato con Veritas un protocollo d’intesa per la valutazione congiunta dell’opportunità di sviluppo, in un’area dismessa e bonificata del sito petrolchimico di eni di Porto Marghera di un impianto per la trasformazione organica dei rifiuti solidi urbani in carburanti di nuovas generazione.

Nell’ottobre dello scorso anno sempre Veritas e Eni hanno sottoscritto un memorandum per costituire un tavolo tecnico congiunto per studiare la fattibilità di progetti industriali nell’area della bioraffineria di Porto Marghera per trasformare i rifiuti prodotti dalla raccolta urbana in prodotti energetici come biometano, bio olio e idrogeno.Eni ha anche sottoscritto una convenzione con Veritas promuovendo a Porto Marghera il progetto pilota “Oilà” che consiste nella raccolta di oli alimentari esausti dei dipendenti presso la bioraffineria di Venezia da trasformare in biocarburante. Nel marzo dello scorso anno, infine, Eni, la Città Metropolitana di Venezia, Actv e Veritas hanno sottoscritto un accordo per avviare un progetto di sperimentazione su larga scala basato sull’utilizzo da parte di tutti i mezzi della flotta navale dell’azienda veneziana di trasporto pubblico di Eni Diesel +, il carburante di Eni che contiene il 15 per cento di componente rinnovabile. Oa appunto l’accordo quadrio di Eni con Comune e Città Metropolitana. —

E.T:

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia