«Pontili chiusi, danneggiati i trasportatori»

Le attività lagunari di carico e scarico merci si fanno sempre più difficili. Ascom Venezia denuncia un nuovo caso di approdo inutilizzabile a Cannaregio, il che sta mandando al collasso le attività dei trasportatori che servono il centro storico. «Dopo essere stati tolti quattro posti in Riva del Carbon, aver limitato solo fino a mezzogiorno l’ormeggio ai pontili della Cerva, dimezzato il pontile di San Beneto e non ancora ripristinato il pontile crollato della riva di Ca’ Giustinian, ora anche a Cannaregio un altro punto strategico per il rifornimento dell’area dei Santi Apostoli è venuto a mancare», sottolineano da Ascom Venezia.
Il pontile nel sottoportego di Ramo Dragan non è più accessibile dal 4 maggio e così sarà come minimo fino a sabato 23 maggio, e comunque fino al termine dei lavori di manutenzione straordinaria in corso. Il pontile risulta danneggiato al punto da non consentirne il suo utilizzo in totale sicurezza. Come ha segnalato Massimo Bertolini, titolare della cooperativa TraMeVe che rifornisce la carne per le macellerie e i supermercati, le condizioni di lavoro sono sempre più difficili. «La situazione sta diventando sempre più pesante per gli operatori del settore, ma il Comune non comprende le nostre problematiche. Quanto tempo ci vuole per rifare un pontile? Ora mi tocca scaricare la merce nella successiva calle della Pegola, passando attraverso gli ormeggi delle gondole, ma ormeggiando solo di prua dato l’esiguo spazio. Con una tavola di legno scarico la carne, ma parliamo di pesi consistenti e l’operazione che diventa difficile e pericolosa. Gli unici altri accessi sono improponibili perché il pontile successivo è in uso a Veritas fino a mezzogiorno, mentre quello di San Felice ti costringe ad attraversare il ponte e non è possibile, dato che il carro con la carne pesa anche quattro quintali».
Sul tema del decoro in Piazza San Marco interviene il responsabile del trasporto Ascom, Francesco Tagliapietra: «D’accordo che va migliorato, ma spero che questo non voglia significare ulteriori rive di carico e scarico tolte ai trasportatori anche in quell’area per fare posto a Veritas». (s.b.)
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