Polo museale la Damiani resta soprintendente

Risolta, almeno temporaneamente, la paralisi della Soprintendenza per il polo museale veneziano, che aveva visto decadere dal primo maggio - per la fine del suo mandato - la soprintendente Giovanna Damiani, lasciando quindi gli uffici senza guida, anche se il dirigente era ancora presente negli uffici veneziani. Da pochi giorni, però, il Ministero dei Beni Culturali ha finalmente riconfermato la dottoressa Damiani alla guida della Soprintendenza del polo museale veneziano. Solo sino a fine anno, però, perché poi dovrebbe entrare in vigore la riforma del Ministero dei Beni Culturali annunciata da pochi mesi dal ministro Dario Franceschini, che prevederà l'accorpamento della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici con quella al Polo Museale Veneziano, creandone una unica con le competenze ora divise tra i due uffici periferici. Ma la riconferma - almeno temporanea - della dottoressa Damiani era di vitale importanza per due motivi. Entro l’anno dovrebbero infatti prendere il via i lavori di restauro nell’ala storica delle Gallerie dell’Accademia, al primo piano, che ospita l’attuale museo, sotto il coordinamento della direzione regionale dei Beni Culturali del Veneto, che comporterà tra l’altro chiusure di sale e spostamenti di opere per i lavori. E qui si innesta l’altro problema: l’allestimento del museo - per la realizzazione delle Grandi Gallerie - nella nuova ala al piano terra nell’ex convento della Carità, che non è ancora partita, nonostante il restauro sia ormai stato concluso da parecchi mesi e gli spazi già aperti al pubblico, pur senza opere esposte. E qui non ci sarebbe piena sintonia tra la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia, che ha condotto i lavori, e quella al Polo Museale, che deve utilizzare gli spazi. (e.t.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia